Comunicato
Igiene Ambientale pubblica – Sciopero Nazionale lunedì 30 maggio 2016.
Stato delle trattative Fise/Assoambiente.
Carissimi,
con la presente, v’informiamo che, lo scorso venerdì, si è svolto a Roma l’incontro concernente la procedura di raffreddamento e conciliazione con Utilitalia, a seguito della decisione delle Segreterie Nazionali e della Delegazione trattante di intraprendere un percorso di mobilitazione a sostegno del rinnovo del CCNL.
La decisione di avviare la mobilitazione del comparto è scaturita dalla profonda insoddisfazione per l’andamento del negoziato e per i tempi che lo stesso sta avendo.
Un anno fa sottoscrivemmo un accordo per rilanciare la trattativa, anche grazie a decine di imprese che dissero no all’atteggiamento irragionevole di Utilitalia, ora, purtroppo, in queste settimane sono comparsi i fantasmi del passato.
Negli ultimi mesi, abbiamo tenacemente provato con Utilitalia a sviluppare – anche nel dettaglio – i temi della piattaforma sindacale e i nuovi bisogni dei lavoratori affinché si potesse sottoscrivere un rinnovo contrattuale di prospettiva, utile a dare alle aziende un contratto nazionale sempre più industriale e ai lavoratori uno strumento rinnovato nelle regole e nelle tutele.
La Commissione trattante delle imprese, invece, nell’ultimo incontro, avvenuto lunedì 18 aprile, ha continuato a rispondere con i soliti ritornelli, peraltro già uditi; si continua a perseverare con degli atteggiamenti ondivaghi e con pregiudiziali varie che hanno poco a che vedere con il rinnovo del CCNL.
Evidentemente, in Utilitalia, si ha voglia di perdere tempo e di condurre delle battaglie ideologiche e di principio. Per loro, i reali bisogni delle imprese e dei lavoratori valgono poco e, comunque, tanto per loro paga sempre qualcun altro.
Ovviamente, la breve riunione di venerdì 22, si è chiusa con un nulla di fatto e con la conseguente consegna della dichiarazione di sciopero per tutte le imprese pubbliche da farsi lunedì 30 maggio 2016.
Lo sciopero nazionale sarà per l’intera giornata e riguarderà tutti i turni di lavoro con inizio nella medesima giornata.
Utilitalia, in sintesi, in queste ore, ci ha confermato che non le piace il contratto nazionale, che non le piacciono le tutele per i lavoratori e, soprattutto, non gli piace il sistema di relazioni industriali e la rappresentanza sindacale, che non è interessata a migliorare i turni e i pesantissimi carichi di lavoro: è meglio applicare altri contratti minori, poter esternalizzare tutto alla falsa cooperazione sociale, fare a meno di molti lavoratori e non preoccuparsi della salute di chi rimane, poter licenziare liberamente anche grazie al “jobs act” e avere un sindacato asservito e ridotto in frantumi.
Inoltre, sulla parte economica siamo assolutamente distanti considerando che si vuole destrutturare il salario con aumenti sterili – ininfluenti sulle varie indennità/maggiorazioni e sulle future pensioni – e soprattutto far finta di niente, non riconoscendo nulla sul piano economico, per i 28 mesi passati.
Il Sindacato, oramai, non torna più indietro e la sfida della modernizzazione che ha lanciato – e che proprio non riesce a essere compresa – è chiara: ciclo integrato dei rifiuti e crescita anche dimensionale delle aziende, qualità ambientale e tariffe contenute per i cittadini, economia per il settore “verde” e industriale e nuove tutele per i lavoratori in un rinnovato ciclo unico del lavoro.
Comunque, come sempre, sarà la mobilitazione – necessariamente dura e lunga- a sventare tutte queste logiche nefaste. Il rinnovo contrattuale, come sempre, sarà frutto delle nostre idee e della nostra determinazione.
Con la rappresentanza delle imprese private, invece, nella riunione del 21 aprile, abbiamo continuato a confrontarci nel merito, come sta accadendo da alcuni mesi a questa parte.
La discussione si è sviluppata con molte e diverse difficoltà verso la ricerca di nuovo CCNL, in un equilibrio tra efficienza/produttività e sviluppo della qualità delle condizioni di lavoro.
Questo perché, come detto, nel settore occorrono, ancor di più, regole e garanzie.
Il lavoro che si sta provando a fare, anche con la rappresentanza delle imprese private, è finalizzato alla ricerca di un Contratto unico capace di regolare il “mercato”, provando a sviluppare contestualmente e in equilibrio i diritti, le tutele e la qualità del servizio offerto.
Anche con Fise/Assoambiente siamo in momento decisivo: nella prossima riunione o si rinnova il contratto oppure consumeremo anche con le aziende private una giornata di sciopero.
Il confronto con Assoambiente proseguirà nelle giornate del 2 e 3 maggio in forma plenaria.
È passato troppo tempo: se le imprese pubbliche e private non hanno ancora capito cosa fare, i lavoratori e le lavoratrici dell’igiene ambientale sapranno spiegare loro la direzione e guadagnarsi faticosamente il loro nuovo contratto nazionale unico.
Fraterni Saluti
Le Segreterie Nazionali
Download comunicato