Comunicato Stampa – Rifiuti: Sindacati a Utilitalia, rinnovare contratto diritto lavoratori e cittadini.
Roma, 30 maggio 2016
“Il rinnovo di un contratto scaduto da due anni e mezzo fondato su due elementi: il rispetto dei diritti e delle tutele dei lavoratori del settore, il miglioramento dei servizi resi ai cittadini”. Sono queste in estrema sintesi le ragioni dello sciopero nazionale di venti quattro ore delle lavoratrici e dei lavoratori dell’igiene ambientale in programma oggi, con al centro la rivendicazione del rinnovo del contratto nazionale, promosso da Fp Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti e Fiadel.
“La posizione strumentale e di bottega assunta da Utilitalia contro lo sciopero di oggi – affermano i sindacati – è la dimostrazione palese di come, per sola responsabilità della controparte, la trattativa per il rinnovo è in una fase assoluta di stallo. Un blocco che si determina su nodi centrali del rinnovo, di certo non quelli individuati da Utilitalia, e che hanno a che fare con: il salario, le tutele e le garanzie da riconoscere alle lavoratrici e ai lavoratori in caso di cambi di appalto, il miglioramento delle condizione di salute e di sicurezza – nelle aziende oramai il 15% dei lavoratori è inidoneo per colpa dell’assurde modalità di raccolta a mano – e il miglioramento dei servizi offerti ai cittadini”.
Punti che, proseguono i sindacati, “la controparte derubrica, in un tentativo vano di contrapporre lavoratori e cittadini, in maniera assolutamente irresponsabile. In questi due anni e mezzo di attesa le lavoratrici e i lavoratori del settore dell’igiene ambientale hanno dimostrato grande sacrificio e responsabilità, nonostante l’atteggiamento della controparte, nonostante il contratto scaduto, nonostante un investimento nullo sul servizio e sulle condizioni di lavoro.
Noi siamo dalla parte dei cittadini ed è proprio in ragione di questo asse che vogliamo costruire con loro, che mettiamo al centro il tema del rilancio del servizio, che passa dalla discussione sull’organizzazione e la maggiore produttività senza costi aggiuntivi. Temi sui quali abbiamo dato assoluta disponibilità e messo in campo le nostre proposte anche con le Amministrazioni locali”.
“Forse le imprese – continuano Fp Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti e Fiadel – dimenticano anche che chiedono sempre più soldi ai cittadini per raccogliere e smaltire rifiuti, mentre se ne producono sempre meno. Dal 2010 al 2015 la tassa è aumentata del 55%, per importo dovuto cresciuto di quasi 3 miliardi di euro e nello stesso periodo la produzione di rifiuti è calata dell’11% e le retribuzioni sono cresciute solo del 5%. Oppure si potrebbe parlare del fenomeno delle esternalizzazioni che hanno fatto aumentare i costi a danno degli utenti e peggiorato le condizioni dei lavoratori. A vantaggio di cooperative senza scrupoli contro le quali il sindacato si batte e si batterà sempre. Forse è per questo che diamo fastidio.
E come sempre in questi casi a rimetterci sono i lavoratori e i cittadini, che hanno però dimostrato, insieme alle organizzazioni sindacali, di voler fortissimamente questo rinnovo nelle tante assemblee e con lo sciopero e le manifestazioni di oggi. Per questo, grazie al loro sostegno, andremo avanti, con ancora più forza, nelle prossime ore con il solo obiettivo del ‘contratto subito'”, concludono.