Comunicato – Consultazione CCNL Assoambiente e Utilitalia
Consultazione CCNL Assoambiente e Utilitalia
In attesa di completare le assemblee per la consultazione sul rinnovo del CCNL, da concludersi obbligatoriamente entro il 6 ottobre 2016, assistiamo all’immancabile tentativo dei soliti soggetti che a ogni rinnovo contrattuale, attraverso atteggiamenti provocatori mistificano e falsificano la realtà. L’obiettivo di questi individui – naturalmente- non è quello di tutelare i diritti dei lavoratori, anche perché molti di loro sono esterni al settore, ma solo quello di avere un palcoscenico dove esibire le loro prestazioni violente, estranee al mondo dei servizi ambientali e del lavoro. Il settore è in una fase delicata, con un mercato poco regolamentato e con l’Autorità di controllo che non ha ancora prodotto effetti sullo stesso. Nel frattempo, nei territori il sindacato e i lavoratori combattono ogni giorno contro i tentativi di parcellizzare il settore, contro le infiltrazioni criminali, contro logiche esclusivamente finanziarie e, ora, contro alcuni populisti che nella logica del “tanto peggio tanto meglio” tentano di cancellare i diritti conquistati, soprattutto in questo rinnovo contrattuale. Occorre terminare il lavoro di informazione e le assemblee di consultazione e, forti del dato positivo che stiamo registrando, dobbiamo scrivere i testi definitivi per dare un segnale alle imprese e rafforzare un CCNL che guarda al futuro. Senza i lavoratori sarebbero in balia di un mercato feroce e senza regole. Proviamo ad immaginare di dover fare a meno della norma sul diritto all’art.18 che annulla il Jobs Act, (che non scade, diversamente dall’interpretazione di chi non conosce la differenza tra “scadenza” e “vigenza”), delle regole sugli appalti con l’obbligo di assunzione del personale e dell’applicazione del contratto dei servizi ambientali, del Fondo di sostegno al reddito che risponde con risorse economiche importanti alle esigenze sui prepensionamenti, indipendentemente dalle scelte legislative sui lavori usuranti o sull’uscita anticipata dal lavoro onerose con l’APE. Chi attacca il rinnovo del contratto attacca anche queste conquiste e queste tutele, per un proprio tornaconto personale! I dati della consultazione dovranno essere raccolti regionalmente con un’unica nota (numero addetti, votanti, favorevoli, contrari e astenuti) e comunicati alle Strutture Nazionali. Forse, per alcuni era meglio mollare il CCNL unico e buttare a mare i più deboli e i lavoratori dell’indotto, noi non potevamo e non vogliamo farlo, abbiamo ottenuto più tutele e più diritti; i professionisti del no a prescindere non riusciranno a cancellarle e a divedere il settore.