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Carissimi,
in attesa del rientro dal periodo feriale di tutti le lavoratrici e i lavoratori per avviare la consultazione per il rinnovo dei CCNL del comparto dell’igiene ambientale, vi comunichiamo che è opportuno già programmare le assemblee di consultazione necessarie per sciogliere la riserva sul CCNL Utilitalia e per chiudere definitivamente il CCNL Assoambiente.
Ovviamente, in considerazione dell’alto valore politico sindacale di questo rinnovo contrattuale, sarà necessario garantire il massimo della partecipazione e un’informazione molto dettagliata sugli elementi economici e normativi che hanno caratterizzato la sintesi contrattuale con le due associazioni datoriali.
Il percorso di consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori – in merito all’ipotesi di Accordo del 10 luglio con Utilitalia e del Protocollo del 12 luglio con Assoambiente – si dovrà concludere entro il prossimo 15 settembre 2016.
La consultazione dovrà comunque essere certificata, con l’allegato verbale, con una chiara indicazione del numero complessivo dei presenti, dei votanti e il dato numerico del voto suddiviso tra favorevoli, contrari e astenuti.
La copia dei verbali dovrà pervenire alle Segreterie Nazionali per la definizione delle relative percentuali di voto.
Naturalmente il CCNL non potrà essere applicato prima dello scioglimento della riserva che avverrà dopo l’esito delle assemblee.
Detto questo, è bene ricordare che le nostre organizzazioni sindacali, in queste settimane, oltre a preparare la consultazione, hanno analizzato con i propri quadri, delegati e nei vari organismi statutari d’Organizzazione le ipotesi d’Accordo e i benefici politico/sindacali che gli stessi producono al settore, ma anche alla contrattazione nazionale in generale.
Nei prossimi giorni, e comunque in tempo per l’avvio delle assemblee, produrremo schematicamente i contenuti che le ipotesi d’Accordo hanno determinato, in maniera tale che la consultazione possa caratterizzarsi su degli elementi concreti e non su sensazioni frutto dell’emozione, della convenienza e ancor peggio della demagogia.
La sigla del Protocollo in Assoambiente e dell’Ipotesi di Accordo in Utilitalia rappresenta nel suo valore assoluto un punto alto di mediazione contrattuale che, in una fase particolarmente difficile per il Paese e per la contrattazione nazionale, munisce i lavoratori di tutele aggiuntive fondamentali per il proprio lavoro e per le condizioni economiche delle loro famiglie.
Nel progetto di un nuovo contratto nazionale si è riusciti a sconfiggere l’idea che si potessero superare per sempre i due CCNL di riferimento del settore applicando altri contratti nazionali notevolmente inferiori nei contenuti economici e normativi e assolutamente non idonei alle attività del nostro lavoro.
La cancellazione di uno degli elementi più duri del “jobs act” relativamente al licenziamento individuale – reintroducendo le garanzie dell’art.18 della legge 300 -, l’obbligo di applicazione dei CCNL Utilitalia o Fise in caso di esternalizzazioni, la previdenza complementare corrisposta obbligatoriamente dalle aziende per tutti i lavoratori oggi non iscritti, il fondo per agevolare il prepensionamento dei lavoratori inidonei, il rafforzamento delle clausole sociali agli articoli 6 e 7, una specifica procedura tra azienda e OO.SS. per determinare i carichi di lavoro anche in prossimità del nuovo orario di lavoro e l’importante miglioramento economico (sopra i valori inflazionistici (inesistenti) e molto sopra la media di altri CCNL nazionali sottoscritti nei settori privati) sono tutti elementi che riconsegnano al settore il “suo” contratto nazionale per il presente ma, soprattutto, per il futuro.
Le scelte fatte danno un grande sostegno alle tante difficoltà economiche e sociali che in molte realtà locali stiamo vivendo, ridanno sostanza contrattuale ai diritti e soprattutto tutele al lavoratore nel suo rapporto lavorativo con l’impresa indebolito dalle continue modiche legislative. In sintesi siamo riusciti a mantenere, rafforzandolo, un CCNL unificato in moltissimi elementi centrali, nonostante l’abissale differenza tra le imprese private e le imprese pubbliche (soprattutto “quotate”), un contratto industriale che non sancisce differenze salariali e normative per rispondere al “mercato” senza regole. Il CCNL unico, forse, è ancora il valore più forte.
In queste ore abbiamo anche approfondito l’analisi di altri contratti nazionali, sottoscritti anche recentemente e, possiamo di certo dire, che le nostre scelte per il settore rendono alla contrattazione nazionale in generale una dimensione nuova e di prospettiva, necessaria per confermare l’autorità centrale dei contratti nazionali e aggiungere diritti fino a oggi inesistenti.
Comunque, ora, la scelta spetta ai lavoratori e tutti noi – coerentemente con il mandato consegnatoci anche attraverso il sostegno dell’importantissima mobilitazione -, dobbiamo complessivamente impegnarci al massimo come gruppo dirigente per informare al meglio e raccogliere le volontà dei lavoratori che rappresentiamo. Abbiamo indicato la strada, ora occorre far riprendere il percorso del settore verso il mantenimento del ciclo integrato del lavoro nel comparto dei rifiuti.
In ultimo, vi segnaliamo che, in alcuni Comuni e per ragioni locali, qualche assemblea già si è svolta e l’esito del voto ci consegna un gradimento dei lavoratori per gli Accordi sottoscritti.
Ovviamente, dobbiamo andare – come sempre – ovunque e solo allora saremo in grado di sciogliere la riserva sulle intese firmate.
Fraterni Saluti
Le Segreterie Nazionali
FP CGIL FIT CISL UILTRASPORTI FIADEL
Basile/Cenciotti Paniccia/Curcio Odone/Modi Verzicco/d’Albero
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