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La Festa del Lavoro è l’autentica icona delle classi lavoratrici, nata per ricordare le battaglie portate avanti nella seconda metà dell’800 su scala internazionale per ottenere il riconoscimento di diritti che allora non esistevano, e che nel corso delle epoche è andata costantemente a rinnovarsi, riempiendosi di nuovi significati, di nuovi valori e di nuove sfide.
Quale è, oggi, il senso più profondo di questa celebrazione? Per quanto possa sembrare paradossale, oggi sono ancora attuali le parole scritte su un volantino diffuso a Napoli nel 1890, che recitava: “Lavoratori ricordatevi il 1° maggio di far festa. In quel giorno gli operai di tutto il mondo, coscienti dei loro diritti, lasceranno il lavoro per provare ai padroni che, malgrado la distanza e la differenza di nazionalità, di razza e di linguaggio, i proletari sono tutti concordi nel voler migliorare la propria sorte e conquistare di fronte agli oziosi il posto che è dovuto a chi lavora.”
A quasi 130 anni di distanza, i problemi sono gli stessi. Il 1° maggio, dunque, non può essere una semplice rievocazione, ma un momento di rivendicazione forte affinchè il popolo possa riappropriarsi di quei diritti che sembravano ormai acquisiti e inattaccabili, ma che invece gli ultimi governi hanno messo seriamente a repentaglio.
Non solo, mentre certi attacchi sono diventati palesi sino alla sfacciataggine, le esodazioni e i licenziamenti sono sempre più massicci. Così, quello che sta vivendo il mondo del lavoro in Italia è un momento drammaticamente difficile, dove la migliore delle prospettive è quella di conservare il posto, con le unghie e con i denti, dove la disoccupazione continua a galoppare, dove i giovani vedono ridurre ai minimi termini la possibilità di un’occupazione quantomeno dignitosa.
Come Organizzazioni Sindacali, avevamo pensato ad una manifestazione “nostra” da indire per il 1° maggio. Poi, abbiamo ritenuto più opportuno pensare ad un programma di convegni e manifestazioni da spalmare nel corso del tempo, perché in tal modo saremo più vicini ai lavoratori e li renderemo altresì più partecipi al nostro progetto.
Il nostro obiettivo rimane quello di sviluppare una piattaforma concreta, per dare ai lavoratori e alle lavoratrici dei comparti da noi tutelati le risposte che attendono e per recuperare quanto hanno perso in questi anni, con il perdurare della mancanza del Contratto Nazionale.
Per quanto riguarda il settore Igiene Ambientale, superata in maniera soddisfacente la fase del rinnovo contrattuale, dovremo rafforzare alcuni aspetti cardine per quanto riguarda la sicurezza e i carichi di lavoro, la garanzia del mantenimento delle aziende e l’ottenimento di maggiori certezze sia per i lavoratori stessi, sia per il miglioramento della qualità dei servizi offerti alla cittadinanza.
Pertanto, l’augurio che rivolgo a tutti loro è di mantenere sempre la stessa tenacia e lo stesso coraggio nel difendere i propri diritti e la stessa fiducia nei nostri confronti come organo di rappresentanza, che per quanto alcuni, a livello istituzionale, cercano di svilire, sarà sempre una voce libera, forte, mai disposta ad abbassare la guardia.
Il Segretario Generale FIADEL Francesco Garofalo
Buon Primo Maggio a tutti!
Francesco Garofalo