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A nome mio personale e delle Organizzazioni Sindacali che ho l’onore di rappresentare, esprimo il più profondo cordoglio per le nuove, immani tragedie che hanno colpito le popolazioni del Centro Italia, già aspramente martoriate dai fenomeni sismici occorsi nel passato mese di agosto.
La mia vicinanza a tutte le persone che sono state segnate dai lutti, dalla perdita dei propri beni e del proprio lavoro, a cui voglio dedicare un caldo abbraccio, si unisce all’angoscia di assistere ad un dramma senza fine, come mai è successo nella storia recente del nostro Paese.
Vi è, però, anche lo sgomento di dover constatare che gli innumerevoli disagi a cui le popolazioni terremotate sono soggette non sono dovuti esclusivamente a fattori naturali, ma altresì alla lentezza, alla macchinosità ed alla leggerezza con cui le istituzioni si stanno muovendo, che si contrappongono in maniera stridente alla solerzia, all’impegno, alla generosità con cui le Forze dell’Ordine nella loro interezza, le Organizzazioni umanitarie, i tanti lavoratori e privati cittadini stanno portando il proprio soccorso e sostegno morale alle migliaia di persone coinvolte in questa tragedia.
A tutti loro, rivolgo il mio plauso, perché sono l’espressione autentica di quella solidarietà sociale di cui le nostre Organizzazioni Sindacali sono tenaci sostenitrici.
Lungi da me l’intento di farne una questione politica, ma questa è una realtà che è sotto gli occhi di tutti e che sta acuendo sempre più la già grande sfiducia che i cittadini nutrono nei confronti dello Stato.
Non è ammissibile che in uno Stato civile, moderno e democratico la Protezione Civile, un tempo eccellenza italiana nel mondo, sia stata depotenziata da Governo e Parlamento, privandola di poteri e di risorse.
Non è ammissibile, ancor di più, che un decreto passato di soppiatto nel periodo del Governo Monti abbia cancellato ogni forma di aiuto statale a chi vede danneggiati o distrutti i propri immobili da calamità naturali, obbligandoci a ricorrere alle assicurazioni private!
Non è ammissibile che i soldi degli Sms solidali (si parla di circa 28 milioni di euro) non possano essere impiegati per situazioni emergenziali, quali sono, per l’appunto, quelle di questi giorni!
Non è ammissibile dover riscontrare, oggi, che tutti i messaggi propagandistici lanciati da una certa politica e adeguatamente supportati da certa stampa sulla rapidità e l’efficacia degli interventi di ricostruzione siano stati soltanto una presa in giro nei confronti, in primis, dei terremotati, e in seconda battuta di tutto il popolo italiano!
Rabbia, angoscia, impotenza, senso di umiliazione. Questo e quant’altro è ciò che proviamo di fronte a una così vergognosa realtà.
Ma il mio pensiero, e quello delle nostre OO.SS. è ora tutto rivolto a chi vive nella sofferenza. Ed è per questo che concludo aggrappandomi all’unica cosa che ci resta: la speranza che il Cielo voglia concedere clemenza a queste povere, martoriate popolazioni, di cui lo Stato si è troppo presto dimenticato.
Francesco Garofalo