Comunicato – Segreterie Nazionali

Esclusione del personale del Settore  dell’Igiene Ambientale  della Provincia di Sassari dallo Sciopero del 30 maggio 2016.

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Comunicato – Sciopero Nazionale Igiene Ambientale – Lunedì 30 Maggio 2016.

9 Comunicato_Segreterie_Nazionali_24_maggio_2016 A tutte le lavoratrici e i lavoratori, alle rappresentanze sindacali unitarie e alle strutture sindacali.

Oramai mancano pochi giorni ale  il  lavoro d’informazione dei lavoratori e delle lavoratrici, negli attivi territoriali e nelle centinaia di assemblee in tutto il Paese, procede speditamente.

In questa situazione di conflitto radicato è indispensabile avere il massimo contatto con la nostra gente più di quanto quotidianamente accade in ogni azienda. Occorre spiegare con chiarezza le ragioni dello sciopero ma, soprattutto, il pesante attacco che le imprese vogliono sferrare alla libertà e alla democrazia nei luoghi di lavoro.

Oramai la “maschera” è caduta: il vero obiettivo non è migliorare e far crescere il settore nella misura che raccontano nei convegni e nei patinati documenti ma è, meramente, impoverire il lavoro in ogni misura ed eliminare la rappresentanza  e la partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici alla vita aziendale, allontanando gli stessi dalle tutele e dai diritti.

In questi giorni ne abbiamo avuta la controprova, qualora ce ne fosse stato bisogno, attraverso dei gravi tentativi. Hanno contestato il diritto allo sciopero, i servizi minimi essenziali in caso di sciopero, il diritto di assemblea e finanche le Amministrazioni comunali proprietarie delle stesse imprese.

Noi abbiamo registrato il forte interesse dell’ANCI – anche attraverso il suo Presidente – a farsi da garante in questo difficile momento ma, a oggi, nonostante la nostra assoluta disponibilità, le Associazioni datoriali non hanno in nessun modo risposto agli inviti più volte reiterati dalle proprietà.

Si è preferito invocare un intervento regolatorio della Commissione di Garanzia per lo Sciopero che, come arbitro, avrebbe dovuto penalizzare il Sindacato e i lavoratori a vantaggio delle imprese, piuttosto che ascoltare le proprietà locali che di questo servizio hanno l’obbligo di rispondere ai cittadini.

Ora sta alla mobilitazione generale rimuovere i macigni pretestuosi che sono stati posti davanti al comparto, alle quasi 90.000 famiglie che di questo vivono e ai cittadini che avranno un danno per la forzata cocciutaggine delle imprese miopi.

Nel frattempo, in moltissime assemblee, attraverso gli ordini del giorno e i molti interventi, s’invocano ulteriori giornate di sciopero da proclamare entro l’estate. Ovviamente ogni decisione sarà presa dopo il 30 maggio, considerando che lo sciopero di lunedì prossimo è solo il punto di partenza.

Dobbiamo fermare chi vuole i lavoratori precari, in appalto alle mille cooperative che quotidianamente brucano intorno alle logiche della finanza aziendale che vuole per se solo la parte “ricca” del ciclo e lasciare alle stesse cooperative la parte “povera”, ancor più impoverita dal mancato rinnovo del contratto nazionale scaduto da oltre 28 mesi.

D’altronde si sapeva: il lavoro per le imprese alla fine è solo merce di scambio.

Intensificate le assemblee per preparare al meglio lo sciopero, raccontando ai lavoratori – anche ai pochissimi pervasi dal qualunquismo – che la mobilitazione può dare loro la dignità che qualcuno vuole negare.

Raccontate ai Sindaci e alle forze politiche locali del nostro progetto e, in modo esplicito e concreto, parlate della determinazione e della rabbia dei lavoratori che, quotidianamente, garantiscono decoro e tutela ambientale, seppur  senza aumenti economici da anni e senza garanzie sul proprio futuro.

Fate partecipare in massa tutti i lavoratori ai tanti presidi Regionali (lunedì pubblicate le foto degli stessi che recapiteremo a chi non vuol sentire) anche spiegando che in questo modo stiamo investendo sul nostro futuro e in quello delle città che serviamo.

Pesa sicuramente perdere una giornata di retribuzione ma statene certi: è molto più dignitoso partecipare a questi momenti piuttosto che invocare – come molte imprese fanno – i sacrifici degli altri senza mostrare coraggio, coerenza e, soprattutto, senza perdere nulla dalla propria tasca.

Fraterni saluti

Le Segreterie Nazionali

 FP CGIL               FIT CISL       UILTRASPORTI      FIADEL
Basile/Cenciotti      Paniccia/Curcio    Odone/Modi    Garofalo/Verzicco

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Comunicato – ANCI Comunicato Stampa 23 maggio 2016.

ANCI  (Associazione Nazionale Comuni Italiani)

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Ambiente – Sciopero Fise-Utilitalia, Fassino: “Bene disponibilità sindacati”

[23-05-2016]

“Accogliamo positivamente la risposta al nostro appello delle Segreterie Nazionali di Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti e Fiadel di disponibilità ad una ripresa immediata delle trattative per il rinnovo dei Ccnl dei Servizi ambientali.

A tal fine l’ANCI è disponibile a porre in essere ogni atto o iniziativa utile a scongiurare l’interruzione dei servizi, ferma restando l’autonomia delle parti interessate”.

Lo afferma il Presidente dell’ANCI, Piero Fassino. 




Comunicato – Igiene ambientale, Sindacati: Noi responsabili, sì a ripresa trattativa per CCNL.

“Accogliamo con responsabilità l’appello del Presidente dell’Anci, Piero Fassino, per una ripresa delle trattative sul rinnovo dei ccnl dei Servizi Ambientali con Utilitalia e Fise”, così dichiarano le Segreterie nazionali di Fp-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti e Fiadel in risposta alla lettera del Presidente dell’Anci e con l’approssimarsi dello sciopero nazionale di tutte le aziende pubbliche e private di igiene ambiente, indetto per il 30 maggio.

“Nel confermare la nostra disponibilità alla ripresa immediata delle trattative – proseguono le organizzazioni sindacali – ribadiamo che per far ripartire le stesse è necessario che le parti datoriali non pongano pregiudiziali e strumentali rigidità volte a ridurre tutele, diritti e rappresentanza dei lavoratori del settore.
A tal fine chiediamo all’Anci un ruolo di mediazione attiva in quanto rappresentante delle amministrazioni locali che sono proprietarie della maggior parte delle aziende del settore, concessionarie del servizio e delegate dei cittadini”.



Comunicato – ANCI Comunicato Stampa 19 maggio 2016.

ANCI  (Associazione Nazionale Comuni Italiani)

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Rifiuti – Bernocchi: “Positivo incontro con i sindacati, disponibilità al dialogo”

“Molto positivo l’incontro con le rappresentanze sindacali, che hanno ribadito le loro ragioni manifestando però disponibilità al dialogo”.
Cosi Filippo Bernocchi, delegato Anci a Energia e rifiuti, commenta l’incontro svoltosi ieri nel tardo pomeriggio presso la sede dell’Anci con la rappresentanza delle sigle sindacali interessate dal rinnovo del Ccnl del comparto rifiuti fise/assoambiente-utilitalia, che hanno proclamato una giornata di sciopero nazionale per il 30 maggio prossimo.”Apprezzata da tutti i convenuti – prosegue Bernocchi – la sensibilità dell’Associazione e la disponibilità ad ascoltare la ragioni dei sindacati dei lavoratori rispetto ad un servizio essenziale peri i cittadini, su cui i sindaci sono in prima linea”.
“Credo che – continua il Delegato – visto il clima sereno che ha accompagnato il confronto ci siano margini per riprendere la trattativa e trovare un punto di sintesi con la aziende, scongiurando così uno sciopero che, visto il periodo, avrebbe ripercussioni su cittadini, utenti e turisti”.
“E’ infatti importante – conclude Bernocchi – che Comuni, aziende e sindacati lavorino insieme per affrontare la grande sfida dell’economia circolare alla luce degli ambiziosi obiettivi di avvio a riciclo e recupero di materia che si profilano con la proposta di nuova direttiva europea, a modifica di quella vigente.””Siamo quindi fiduciosi -chiosa il Delegato- che le parti trovino l’accordo, pertanto ribadiamo la disponibilità dell’Associazione in caso di necessità”.

 




Comunicato – ANCI Comunicato Stampa 18 maggio 2016

ANCI
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Ambiente – Sciopero Fise-Utilitalia, Fassino: “Appello a parti datoriali e associazioni sindacali”

[18-05-2016]

“In vista dello sciopero nazionale proclamato dagli operatori per l’igiene pubblica del comparto Fise-Utilitalia del 30 Maggio pv, facciamo un appello alle parti datoriali e sindacali affinche’ si torni al tavolo di trattativa e si possa proseguire un confronto che porti ad un accordo sul rinnovo del contratto collettivo nazionale.
Uno sciopero nazionale, in una giornata che precede di poco la festività del 2 giugno,  comporterebbe seri problemi di igiene e salute pubblica nelle città, con un pesante impatto su cittadini e turisti. Sono fermamente convinto che ciò non rientri nelle finalità e negli obiettivi di alcuna delle parti in causa e che sia possibile, per questo, una mediazione a beneficio di cittadini, amministrazioni e aziende coinvolte.
Auspichiamo pertanto che questo invito sia raccolto nelle prossime ore”. Lo afferma il presidente dell’ANCI, Piero Fassino. 



Comunicato – Contratti: Sindacati, Sciopero Igiene Ambientale 30 maggio, in vista nuove astensioni.

Assemblee in tutti i territori per rinnovo, diritti ai lavoratori e servizi ai Cittadini.

Continua e si intensifica la mobilitazione dei lavoratori del settore dell’igiene ambientale.

In tutti i territori si stanno tenendo assemblee molto partecipate, in vista dello sciopero nazionale in programma lunedì 30 maggio. “Aumenta così la pressione delle lavoratrici e dei lavoratori del settore, pronti a dare continuità alla mobilitazione attraverso ulteriori due giornate di sciopero, dopo quello del 30 maggio, da tenersi entro l’estate”, fanno sapere Fp-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti e Fiadel.

Intanto lunedì 30 maggio si terrà lo sciopero nazionale di 24 ore di tutto il settore dell’igiene ambientale, indetto da Fp-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti e Fiadel, accompagnato da presidi davanti a comuni e aziende interessate.

Circa 100 mila operatori, tra pubblico e privato, sono in attesa del rinnovo del contratto collettivo nazionale, scaduto il 31 dicembre 2013.

Le trattative per il rinnovo del contratto nazionale si sono interrotte per il rifiuto delle due associazioni datoriali di valorizzare il nuovo contratto collettivo nazionale sul piano dei diritti e delle tutele. Fise/Assoambiente e Utilitalia, le controparti, propongono “norme contrattuali fortemente peggiorative con lo scopo di ottenere risparmi solo sulle spalle dei lavoratori”.

I Sindacati precisano che “faremmo a meno di dare fastidio ai Cittadini ma questo sciopero è anche per loro: per migliorare il servizio reso e per provare a ridurne i costi complessivi”. Per respingere il disegno della controparte, le lavoratrici e i lavoratori del settore aumentano la pressione in vista dello sciopero del 30 maggio mettendo in calendario ulteriori due giornate di sciopero, “con l’obiettivo di arrivare ad un rinnovo del contratto che garantisca diritti e tutele e che sia strumento per migliorare i servizi ai Cittadini”.




Comunicato – Volantino SCIOPERO Nazionale 30 maggio 2016 Aziende Pubbliche e Private dell’Igiene Ambientale.

Volantino SCIOPERO Nazionale 30 maggio 2016 Aziende Pubbliche e Private dell’Igiene Ambientale.

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7 volantino sciopero_30_maggio2016

 

 

 




Comunicato – Volantino Presidi per lo SCIOPERO Nazionale del 30 maggio 2016

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Si pubblica il volantino dei Presidi per lo SCIOPERO Nazionale del 30 Maggio 2016 del comparto Servizi Ambientali settore Pubblico e Privato  (Utilitalia – Fise/Assoambiente).

 

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Comunicato – manifesto SCIOPERO Nazionale 30 maggio 2016 Aziende Pubbliche e Private dell’Igiene Ambientale.

5 manifesto sciopero nazionale 30 maggio 2016

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Comunicato – SCIOPERO Nazionale del comparto Igiene Ambientale – Lunedì 30 maggio 2016 –

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Download Comunicato Segreterie Nazionali 6 maggio 2016

A tutte le lavoratrici e i lavoratori, alle rappresentanze sindacali unitarie e alle strutture sindacali.

 La trattativa per il rinnovo del contratto dell’igiene ambientale, sia per le aziende pubbliche sia per le aziende private, come già ampiamente annunciato, si è bruscamente interrotta per il rifiuto delle due Associazioni datoriali di valorizzare il nuovo contratto collettivo nazionale sul piano dei diritti e delle tutele. Conseguentemente, con il loro atteggiamento, Assoambiente e Utilitalia impongono alle lavoratrici e ai lavoratori il concreto rischio di una progressiva precarizzazione del loro rapporto di lavoro, un peggioramento delle condizioni lavorative e un mancato adeguamento salariale che, da oltre 28 mesi, pesasulla qualità della vita delle famiglie.

Le Segreterie Nazionali, nell’approfondita analisi dei processi legislativi ed economici che stanno investendo il settore ambientale, hanno rafforzato e implementato, nella loro proposta, dopo l’approvazione della piattaforma contrattuale, quel processo d’innovazione del CCNL per renderlo coerente con le dinamiche industriali del settore e più forte sul piano delle tutele.

Il tutto attraverso una complessa e difficile opera di connessione tra gli sviluppi del rinnovo normativo e la necessaria modernizzazione dello stesso CCNL, anche alla luce delle modifiche legislative previste dal Decreto Madia, dal Codice degli Appalti e dall’implementazione dei modelli organizzativi imposti dal “mercato”.

In questa situazione, che si ripropone di conflitto, è indispensabile il massimo contatto con i lavoratori ed è quindi necessario fornire il quadro completo della situazione. È indispensabile spiegare con chiarezza quelle che sono le motivazioni che hanno portato all’interruzione del confronto in entrambi i tavoli contrattuali.

La pesante rottura delle trattative nel merito è articolata su più questioni di seguito confrontate:

Proposte delle Segreterie Nazionali e delle Delegazioni trattanti al tavolo di confronto con Fise/Assoambiente e con Utilitalia

1. Nuovo impianto contrattuale dell’articolo 6, per implementare le tutele e le garanzie occupazionali e contrattuali per i lavoratori nei passaggi di gestione. E’ necessario che l’articolo contenga:

  • la condizione di miglior favore che tuteli, all’atto del passaggio di azienda, il lavoratore in caso di licenziamento illegittimo. Per questo occorre introdurre l’obbligo di reintegra previsto dalla legge 92/2012 e sterilizzare le norme introdotte dal Jobs Act in materia di licenziamento individuale;
  • l’assunzione senza soluzione di continuità dei lavoratori sottoposti al passaggio di gestione tra aziende;
  • l’esigibilità piena delle garanzie dell’articolato contrattuale qui in evidenza;
  • la garanzia occupazionale dei lavoratori in caso di reinternalizzazione dei servizi in appalto.

2. Nuovo impianto contrattuale dell’articolo 7, per implementare le garanzie occupazionali e contrattuali in caso di ristrutturazione aziendale. E’ necessario che l’articolo contenga:

  • l’obbligo di assunzione immediata dei lavoratori aventi diritto come da articolo 6, all’atto del passaggio dei lavoratori tra l’azienda cedente e l’azienda subentrante, prima del confronto,  in caso di ristrutturazione aziendale;
  • l’obbligo di cercare tutte le soluzioni possibili per il mantenimento dei livelli occupazionali.

3. Nuovo impianto contrattuale dell’articolo 8, per implementare le garanzie in caso di esternalizzazione di servizi.  E’ necessario che l’articolo contenga:

  • la valorizzazione concreta della parte tecnica nell’offerta economicamente più vantaggiosa in caso di appalto di servizi;
  • le previsioni contrattuali che prevedano l’obbligo del passaggio di lavoratori tra imprese in appalto;
  • delle più ampie clausole di risoluzione contrattuale per le imprese inadempienti riguardo le violazioni contrattuali anche concernenti il mancato pagamento delle quote destinate alla previdenza complementare;
  • dei maggiori obblighi sulla responsabilità solidale.

4. Evoluzione della classificazione del personale attraverso:

  • l’implementazione della stessa verso le nuove figure professionali;
  • l’ampliamento dell’area spazzamento e raccolta per includere quelle figure professionali oggi fuori dal ciclo produttivo o esternalizzate, in una logica più inclusiva del CCNL;
  • la previsione di nuove figure nell’area amministrativa per una maggiore possibilità di ricollocazione del personale inidoneo;
  • l’implementazione delle quote economiche previste per gli operatori monoperatori addetti alla raccolta;
  • la previsione dei costi per il rinnovo del CQC a carico delle imprese.

5. Nuovo sistema dell’orario di lavoro che contempli le necessarie garanzie a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, attraverso la definizione regolata dei riposi e degli orari complessivi con:

  • l’orario giornaliero – 9 ore massime di lavoro giornaliero, rispetto alle attuali 10 ore, comprendenti l’orario ordinario e l’orario straordinario;
  • l’orario settimanale – 48 ore massime di lavoro giornaliero, rispetto alle attuali 50 ore, comprendenti l’orario ordinario e l’orario straordinario;
  • lo straordinario annuale – 150 ore massime di lavoro straordinario, con la possibilità di elevare il tetto in sede aziendale attraverso la contrattazione aziendale;
  • la previsione nella contrattazione aziendale, in caso di superamento del tetto annuo del monte ore straordinario, attraverso la verifica delle condizioni di salute e sicurezza per chi effettua lavoro aggiuntivo e la valorizzazione delle politiche occupazionali attraverso la previsione di nuove assunzioni;
  • l’inclusione dell’operazione di vestizione dei dispositivi di prevenzione individuali (DPI) nell’effettivo tempo lavoro.

6. Miglioramento del comporto e trattamento per infermità dovuta a malattia:

  • con l’unificazione del comporto lungo con il comporto breve;
  • con l’ampliamento delle tutele per i malati affetti da patologie gravi.

7. Miglioramento degli articoli contrattuali su salute e sicurezza sul lavoro attraverso:

  • la contrattazione delle modalità e dei carichi di lavoro;
  • la maggiore formazione degli RLS;
  • l’implementazione delle norme degli istituti contrattuali;
  • il richiamo più diligente agli obblighi del D.Lgs. 81/2008.

8. Fondo contrattuale di solidarietà:

  • Istituzione del Fondo contrattuale – con la presenza delle istituzioni preposte – per permettere un pensionamento anticipato dei lavoratori in caso inidoneità certificata.

9. Parte riguardante gli aumenti economici contrattuali che comprendano il rinnovo del biennio economico e la revisione di alcune dinamiche economiche previste in piattaforma:

  • 50 euro per il 2014 e il 2015 per il 3° livello A;
  • 130 euro per il triennio 2016/2018 sempre il 3°livello A;

La proposta economica, sopra esposta, comprende anche la valorizzazione dello sviluppo dell’assistenza sanitaria integrativa, della previdenza complementare estesa a tutti i lavoratori, della contrattazione aziendale e del fondo di solidarietà per gli inidonei.

In sintesi, abbiamo riportato le questioni principali proposte dal Sindacato nelle trattative. In successivo momento, dopo la necessaria chiusura di questa parte, andranno concordati dei testi, nel tempo delle cosiddette “code contrattuali”, relativi a tutti gli altri aspetti che in questa fase ancora non sono  stati affrontati (regole sulla rappresentanza, mercato del lavoro, diritto di sciopero ecc).

Posizione di Utilitalia e Assoambiente

Articolo 6:

  • solo Utilitalia – diniego sull’esigibilità e sull’ampliamento contrattuale dello stesso;
  • rifiuto a riconoscere la condizione di miglior favore che tuteli, all’atto dell’avvicendamento tra aziende, il lavoratore in caso di licenziamento illegittimo. Quindi il rifiuto di introdurre l’obbligo di reintegra previsto dalla legge 92/2012;
  • non disponibilità all’assumere senza soluzione di continuità il lavoratore sottoposto all’avvicendamento tra imprese.

Classificazione del personale:

  • solo Assoambiente – unificazione dell’area spazzamento e raccolta con l’area della conduzione per implementare l’utilizzo dei conducenti nelle attività di raccolta;
  • solo Utilitalia – eliminazione del parametro A;
  • ampliamento delle mansioni per i livelli più bassi.

Esternalizzazione dei servizi – articolo 8:

  • solo Utilitalia – ampliamento delle possibilità di esternalizzare i servizi e riduzione della responsabilità solidale.

In sintesi Utilitalia ritiene che gli appalti devono essere liberi da regole e senza troppe  condizioni di tutela sia occupazionali sia contrattuali poiché, secondo l’Associazione datoriale, la libertà d’impresa è assoluta anche rispetto le tutele dei lavoratori stessi.

Sistema degli orari:

  • aumento dell’orario normale settimanale a 38 ore;
  • aumento della flessibilità e dei turni di reperibilità;
  • riduzione delle maggiorazioni del lavoro straordinario e delle altre maggiorazioni contrattuali.

Comporto e trattamento per infermità dovuta a malattia:

  • peggioramento del trattamento economico per le malattie brevi.

Fondo contrattuale di solidarietà:

  • disponibilità di entrambe le Associazioni datoriali a costituire il Fondo.

Parte economica:

Utilitalia non ha formulato nessuna proposta economica al Tavolo delle trattative e Assoambiente, a oggi, prevede fino al 2018 un aumento di 63 euro sul 3° livello A.

In sintesi, è chiara la volontà, da una parte e dall’altra, di non volere concludere il rinnovo contrattuale e di cogliere i presunti vantaggi che la mancata sintesi contrattuale porta alle “casse aziendali” a danno dei lavoratori e dei cittadini.

Ora, è indispensabile rimuovere gli ostacoli pretestuosi che sono stati posti, manifestando in modo chiaro e inequivocabile la contrarietà alle inaccettabili forzature che sono state fatte.

Le posizioni di Assoambiente e di Utilitalia portano a una penalizzazione netta delle condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori, soprattutto in un momento dove il bisogno di maggiori tutele si rende necessario e indispensabile.

Il Sindacato ha fatto una proposta seria che porta a sviluppare il settore in maniera industriale e con punti di grande equilibrio economico che danno forza e prospettiva al comparto, ai lavoratori e alle aziende.

Lo sciopero del prossimo 30 maggio deve essere la risposta forte e assordante a chi pensa ancora che il settore possa essere precarizzato (magari sfruttando la parte peggiore del Jobs Act), impoverito e reso inerme di fronte alle logiche della finanza e finanche agli assurdi pregiudizi antisindacali o, peggio ancora, all’idea che il lavoro alla fine è solo merce di scambio.

Nei prossimi giorni bisogna impegnarsi negli attivi regionali unitari e nelle centinaia di assemblee per preparare al meglio lo sciopero e i presidi regionali (la decisione del luogo del presidio è in capo alle strutture regionali) affinché il confronto investa anche la Politica e i cittadini.

Per questo, è necessario confrontarsi con i Sindaci e le forze politiche locali, parlando del nostro progetto e, in modo esplicito e concreto, raccontando la determinazione e la rabbia dei lavoratori –  che  quotidianamente garantiscono decoro e tutela ambientale – senza aumenti economici da anni e senza garanzie sul proprio futuro.

Comunque, come sempre, sta solo a noi affrontare le sfide del futuro. Avremmo preferito farlo insieme alle imprese ma, evidentemente, in questa momento non hanno il necessario coraggio.

Fraterni saluti

Le Segreterie Nazionali

FP CGIL                                      FIT CISL                            UILTRASPORTI                         FIADEL

Calendario Attivi Regionali Unitari

 

Toscana 9 maggio
Lazio 10 maggio
Piemonte 11 maggio
Marche

Veneto e Friuli Venezia Giulia (insieme)

12 maggio
Puglia e Liguria 13 maggio
Campania 16 maggio
Sardegna 19 maggio
Lombardia 20 maggio
Emilia Romagna 23 maggio
Umbria 24 maggio
Calabria, Sicilia, Trentino/Alto Adige, Basilicata, Molise e Abruzzo  date da stabilire



Comunicato stampa – Igiene Ambientale: sindacati, disponibili a confronto con Anci, In vista sciopero settore 30 maggio, obiettivo giusto contratto

“Pronti da subito ad incontrare l’Anci, il nostro obiettivo è quello di arrivare al più presto ad un giusto rinnovo del contratto per le lavoratrici e i lavoratori dell’igiene ambientale, che garantisca allo stesso tempo ai cittadini un migliore servizio”.

Lo affermano Fp-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti e Fiadel in merito alla disponibilità offerta dal delegato Anci all’Ambiente, Filippo Bernocchi, ad incontrare i sindacati in vista dello sciopero nazionale del settore in programma il 30 maggio. Per i sindacati, le parole dell’Anci di ieri “colgono a pieno il senso della nostra vertenza. Conciliare il riconoscimento di un diritto, quello di un rinnovo del contratto che non calpesti la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori del settore, e il miglioramento dell’offerta di un servizio cruciale per i cittadini, riducendone al tempo stesso i costi”. “Noi abbiamo proposte e volontà per farlo ma bisogna superare l’atteggiamento di chiusura della controparte. L’approccio al tavolo del rinnovo di Utilitalia, così come quello di Fise/Assoambiente, non dà margini per far avanzare il confronto, con un atteggiamento di chiusura e con il solo obiettivo di un contratto peggiorativo delle condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici, così come del servizio stesso reso ai cittadini. Per questo siamo disponibili da subito a confrontarci con l’Anci: per ottenere un giusto rinnovo, che metta al centro il valore del lavoro e la qualità del servizio”, concludono.

 

 




Comunicato – Sciopero 30 maggio 2016 – settore pubblico e privato Igiene Ambiente – “Le ragioni della protesta” seconda parte

Igiene ambiente: sindacati, sciopero nazionale 30 maggio si estende a tutto il settore. Sì al contratto, no al lavoro come merce.

Roma, 4 maggio 2016

     “Lo sciopero del 30 maggio dei lavoratori e delle lavoratrici dell’igiene ambientale per 24 ore è esteso a tutto il settore”. Ne danno notizia Fp-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti e Fiadel. Dopo la proclamazione dello sciopero nazionale, la scorsa settimana, per le aziende pubbliche del settore, la protesta si allarga e include anche le aziende private, interessando tutto il territorio nazionale e circa 100.000 addetti.

     “Le ragioni della protesta sono tante – spiegano le quattro organizzazioni sindacali – all’irrazionale scelta di Utilitalia, che vuole delle norme contrattuali fortemente peggiorative al fine di ottenere risparmi solo sulle spalle dei lavoratori, rendendo il lavoro una merce (ma su questo avremo modo di spiegare ai Sindaci e all’Anci, con numeri alla mano, come far risparmiare i cittadini e migliorare la qualità del servizio senza calpestare i lavoratori) si è aggiunta anche la protesta con Fise/Assoambiente che, come Utilitalia, sul tema dei passaggi di appalto non vuole dare le giuste garanzie ai lavoratori affinché i diritti degli stessi non siano calpestati da un ‘mercato’ senza regole. Faremmo a meno di dare fastidio ai cittadini, ma questo sciopero è anche per loro: per migliorare il servizio reso e per provare a ridurne i costi complessivi”.

    “Chiederemo ai Sindaci – proseguono Fp-Cgil, Fit-Cisl UilTrasporti e Fiadel – lo sviluppo industriale del settore, il mantenimento del contratto unico come strumento per migliorare le condizioni di salute e la sicurezza sul lavoro (in questo settore, come ci racconta l’Inail, stanno aumentando pesantemente i lavoratori inidonei e gli incidenti gravi) e il contrasto alla logica delle gare al massimo ribasso attraverso i tagli al personale, ai salari, alle condizioni di sicurezza e alle tutele, che ogni cittadino dovrebbe vedersi garantite. Abbiamo pronte le carte per raccontare le verità ai cittadini e ai Sindaci”.




SCIOPERO – Comunicato OO.SS. Nazionali – Fise/Assoambiente

SCIOPERO Nazionale comparto igiene ambientale (aziende private) – CCNL FISE/Assoambiente

Le OO.SS. Nazionali per lunedì 30 maggio 2016 hanno proclamato lo SCIOPERO  per l’intera giornata.

 

 




Comunicato – Sciopero Lunedì 30 maggio 2016 – Stato delle trattative Fise/Assoambiente

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Igiene Ambientale pubblica – Sciopero Nazionale lunedì 30 maggio 2016.
Stato delle trattative Fise/Assoambiente.

Carissimi,

con la presente, v’informiamo che, lo scorso venerdì, si è svolto a Roma l’incontro concernente la procedura di raffreddamento e conciliazione con Utilitalia, a seguito della decisione delle Segreterie Nazionali e della Delegazione trattante di intraprendere un percorso di mobilitazione a sostegno del rinnovo del CCNL.

La decisione di avviare la mobilitazione del comparto è scaturita dalla profonda insoddisfazione per l’andamento del negoziato e per i tempi che lo stesso sta avendo.

Un anno fa sottoscrivemmo un accordo per rilanciare la trattativa, anche grazie a decine di imprese che dissero no all’atteggiamento irragionevole di Utilitalia, ora, purtroppo, in queste settimane sono comparsi i fantasmi del passato.

Negli ultimi mesi, abbiamo tenacemente provato con Utilitalia a sviluppare – anche nel dettaglio – i temi della piattaforma sindacale e i nuovi bisogni dei lavoratori affinché si potesse sottoscrivere un rinnovo contrattuale di prospettiva, utile a dare alle aziende un contratto nazionale sempre più industriale e ai lavoratori uno strumento rinnovato nelle regole e nelle tutele.

La Commissione trattante delle imprese, invece, nell’ultimo incontro, avvenuto lunedì 18 aprile, ha continuato a rispondere con i soliti ritornelli, peraltro già uditi; si continua a perseverare con degli atteggiamenti ondivaghi e con pregiudiziali varie che hanno poco a che vedere con il rinnovo del CCNL.

Evidentemente, in Utilitalia, si ha voglia di perdere tempo e di condurre delle battaglie ideologiche e di principio. Per loro, i reali bisogni delle imprese e dei lavoratori valgono poco e, comunque, tanto per loro paga sempre qualcun altro.

Ovviamente, la breve riunione di venerdì 22, si è chiusa con un nulla di fatto e con la conseguente consegna della dichiarazione di sciopero per tutte le imprese pubbliche da farsi lunedì 30 maggio 2016.

Lo sciopero nazionale sarà per l’intera giornata e riguarderà tutti i turni di lavoro con inizio nella medesima giornata.

Utilitalia, in sintesi, in queste ore, ci ha confermato che non le piace il contratto nazionale, che non le piacciono le tutele per i lavoratori e, soprattutto, non gli piace il sistema di relazioni industriali e la rappresentanza sindacale, che non è interessata a migliorare i turni e i pesantissimi carichi di lavoro: è meglio applicare altri contratti minori, poter esternalizzare tutto alla falsa cooperazione sociale, fare a meno di molti lavoratori e non preoccuparsi della salute di chi rimane, poter licenziare liberamente anche grazie al “jobs act” e avere un sindacato asservito e ridotto in frantumi.

Inoltre, sulla parte economica siamo assolutamente distanti considerando che si vuole destrutturare il salario con aumenti sterili – ininfluenti sulle varie indennità/maggiorazioni e sulle future pensioni – e soprattutto far finta di niente, non riconoscendo nulla sul piano economico, per i 28 mesi passati.

Il Sindacato, oramai, non torna più indietro e la sfida della modernizzazione che ha lanciato – e che proprio non riesce a essere compresa – è chiara: ciclo integrato dei rifiuti e crescita anche dimensionale delle aziende, qualità ambientale e tariffe contenute per i cittadini, economia per il settore “verde” e industriale e nuove tutele per i lavoratori in un rinnovato ciclo unico del lavoro.

Comunque, come sempre, sarà la mobilitazione – necessariamente dura e lunga- a sventare tutte queste logiche nefaste. Il rinnovo contrattuale, come sempre, sarà frutto delle nostre idee e della nostra determinazione.

Con la rappresentanza delle imprese private, invece, nella riunione del 21 aprile, abbiamo continuato a confrontarci nel merito, come sta accadendo da alcuni mesi a questa parte.

La discussione si è sviluppata con molte e diverse difficoltà verso la ricerca di nuovo CCNL, in un equilibrio tra efficienza/produttività e sviluppo della qualità delle condizioni di lavoro.

Questo perché, come detto, nel settore occorrono, ancor di più, regole e garanzie.

Il lavoro che si sta provando a fare, anche con la rappresentanza delle imprese private, è finalizzato alla ricerca di un Contratto unico capace di regolare il “mercato”, provando a sviluppare contestualmente e in equilibrio i diritti, le tutele e la qualità del servizio offerto.

Anche con Fise/Assoambiente siamo in momento decisivo: nella prossima riunione o si rinnova il contratto oppure consumeremo anche con le aziende private una giornata di sciopero.

Il confronto con Assoambiente proseguirà nelle giornate del 2 e 3 maggio in forma plenaria.

È passato troppo tempo: se le imprese pubbliche e private non hanno ancora capito cosa fare, i lavoratori e le lavoratrici dell’igiene ambientale sapranno spiegare loro la direzione e guadagnarsi faticosamente il loro nuovo contratto nazionale unico.

Fraterni Saluti
Le Segreterie Nazionali

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