Comunicato: Sciopero Servizi Ambientali 8 novembre, tutte le iniziative nei territori

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.Ecco un elenco in aggiornamento di iniziative

in programma in tutti i territori in occasione

dello sciopero dell’8 novembre dei Servizi Ambientali.

5 Novembre 2021

Download Volantino 100 PRESIDI

 

ABRUZZO

PESCARA – Presidio in piazza Italia dalle ore 10 alle ore 12

BASILICATA

POTENZA – Presidio in piazza Prefettura dalle ore 9
MATERA – Presidio davanti alla Prefettura

CALABRIA

REGGIO CALABRIA – Sit-in davanti alla Prefettura in piazza Italia dalle ore 10 alle ore 12
COSENZA – Sit-in davanti alla Prefettura dalle ore 10 alle ore 12
GIOIA TAURO – Sit-in davanti alla Prefettura dalle ore 10 alle ore 12

CAMPANIA

NAPOLI – Presidio davanti alla Prefettura in piazza del Plebiscito dalle ore 10:30
SALERNO – Presidio in piazza Amendola dalle ore 9:30
BENEVENTO – Presidio presso la Prefettura in Corso Garibaldi dalle ore 11:30

EMILIA ROMAGNA

BOLOGNA – Presidio davanti alla sede Hera via del Frullo 5 a Granarolo dalle ore 7 alle ore 13
PARMA
– Presidio davanti alla sede IREN di Strada Baganzola dalle ore 7 alle ore 13

PIACENZA – Presidio alla sede Iren strada Borgoforte 22 dalle ore 10 alle ore 13
REGGIO EMILIA – Presidio davanti al comune in piazza Prampolini dalle ore 10 alle ore 12
MODENA – Presidio alla sede Hera in via Tirassegno 51 dalle ore 4:15 alle ore 12
CARPI – Presidio alla sede Aimag in via Watt 2 dalle ore 5 alle ore 12
FERRARA – Presidio alla sede Herambiente in via Finati 41/43 dalle ore 10 alle ore 13
RAVENNA – Presidio presso la Prefettura in piazza del Popolo dalle ore 9 alle ore 12
RIMINI – Presidio alla sede Hera in via Consolare 80 dalle ore 7 alle ore 13

LAZIO

ROMA – Presidio davanti alla sede della Prefettura in piazza Santi Apostoli dalle ore 10
VITERBO – Presidio in piazza del Comune dalle ore 10

LIGURIA

GENOVA – Presidio a Palazzo Tursi in via Garibaldi 9 dalle ore 9:30
LA SPEZIA – Presidio sotto la prefettura dalle ore 10 alle ore 12
SAVONA – Presidio davanti alla sede della Prefettura dalle ore 10 alle ore 12

LOMBARDIA

BERGAMO – 9:00/12:00 Prefettura – Via T. Tasso, 8
BRESCIA – 9:00/12:00 Prefettura – Piazza Paolo VI, 29
COMO – 9:00/12:00 Prefettura – Via A. Volta, 50
CREMONA – 5:00/13:00 Linea Gestioni – Via Postumia, 102
CREMA – 5:00/13:00 Linea Gestioni – Via Volta, 3
LECCO – 10:30/12:00 Prefettura – Corso Promessi Sposi, 36
LODI – 9:00/12:00 Prefettura – Corso Umberto I, 40
MANTOVA – 9:00/12:00 – Piazza Martiri di Belfiore
MILANO e TICINO OLONA – 9:00/12:00 Assolombarda – Via Pantano, 9
MONZA – 9:00/12:00 Municipio – Piazza Trento e Trieste
PAVIA – 9:00/12:00 Prefettura – Piazza Guicciardi, 1
VARESE – 9:00/12:00 Prefettura – Piazza Libertà, 1

MARCHE

ANCONA – Presdio davanti alla Prefettura in piazza del Plebiscito dalle ore 10:30 alle ore 12:30
SAN BENEDETTO DEL TRONTO (AP) – Presidio davanti al Comune dalle ore 10:30 alle ore 12:30

MOLISE

CAMPOBASSO – Manifestazione davanti alla Prefettura dalle ore 11:30 alle ore 13:30

PIEMONTE

TORINO – Presidio davanti alla Prefettura in piazza Castello dalle ore 9:30
CUNEO – Presidio in Largo Audifreddi (Piazzetta del Municipio) dalle ore 10:30 alle ore 12:30
ASTI – Presidio davanti alla Prefettura dalle ore 9 alle ore 11

PUGLIA

BARI – Presidio in piazzale della Prefettura dalle ore 10 alle ore 12
TARANTO – Presidio presso la Prefettura dalle ore 10 alle ore 12
LECCE – Presidio presso la Prefettura dalle ore 10 alle ore 12
BRINDISI – Presidio presso la Prefettura dalle ore 10 alle ore 12
BAT – Presidio presso la Prefettura dalle ore 10 alle ore 12
FOGGIA – Presidio presso la Prefettura dalle ore 10 alle ore 12

SARDEGNA

CAGLIARI – Presidio presso la Confindustria in piazzetta Zedda dalle ore 9 alle ore 13

SICILIA

PALERMO – Sit-in davanti alla Prefettura dalle ore 10 alle ore 13
CATANIA – Sit-in davanti alla Prefettura dalle ore 10 alle ore 13
MESSINA – Sit-in davanti alla Prefettura dalle ore 10 alle ore 13
CALTANISSETTA – Sit-in davanti alla Prefettura dalle ore 10:30 alle ore 12:30
SIRACUSA – Sit-in davanti alla Prefettura dalle ore 10 alle ore 13
TRAPANI – Sit-in davanti alla Prefettura dalle ore 10 alle ore 13
CALTAGIRONE – Presidio davanti al Comune dalle ore 10 alle ore 13
AGRIGENTO – Presidi nei comuni

TOSCANA

FIRENZE – Presidio (per l’area vasta Centro) davanti alla sede Alia a Firenze in via Baccio da Montelupo 52 dalle 10 alle 13
SIENA – Presidio (per l’area vasta Sud) davanti alla sede Sei Toscana – Sienambiente in via Simone Martini 57 dalle 10 alle 13
PISA – Presidio (per l’area vasta Costa) davanti alla sede RetiAmbiente in piazza Vittorio Emanuele II 2 alle 10 alle 13

TRENTINO ALTO ADIGE

BOLZANO – Presidio davanti al Commissariato del Governo (Viale Principe Eugenio di Savoia 11 – Bolzano) dalle ore 10.00 alle ore 12.00
TRENTO – Presidio presso la sede della Confindustria in via Degasperi 77 dalle ore 9 alle ore 12

VENETO

VENEZIA – Manifestazione  ore 9.00
TREVISO – Presidio a Cà Sugana (Tv) ore 10/13
VICENZA – Presidio davanti alla sede della Provincia ore 11/13
ROVIGO – Presidio davanti alla Prefettura dalle ore 10 alle ore 12
VERONA – Presidio davanti alla Prefettura dalle ore 10 alle ore 12
PADOVA – Presidio davanti alla Prefettura dalle ore 10 alle ore 12




Comunicato: 8 novembre sciopero servizi ambientali per rinnovo contratto

3 Novembre 2021

Download Volantino

Interessati 100 mila addetti, astensione dal lavoro per intera giornata

Lunedì 8 novembre sarà sciopero generale dei servizi ambientali per l’intera giornata di lavoro: riguarderà tutti i turni di lavoro con inizio nella medesima giornata con presidi unitari in tutti i territori. Interessati oltre 100 mila addetti del settore, equamente divisi tra pubblico e privato, per rivendicare il rinnovo di un contratto scaduto da oltre due anni. A darne notizia sono Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Fiadel, che puntano il dito contro le associazioni datoriali, Utilitalia per la parte pubblica, Confindustria Cisambiente e Fise/Assoambiente per quella privata, insieme alle tre centrali cooperative, Agci, Confcooperative e Legacoop, “responsabili della rottura delle trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di settore: dopo aver perso tempo lasciando che ben 27 mesi trascorressero dalla scadenza del contratto, hanno poi posto condizioni inaccettabili di fatto mettendoci nelle condizioni di non poter proseguire”.

Le richieste datoriali, rigettate dai sindacati, sono così riassumibili: “Flessibilità estrema sull’organizzazione del lavoro attraverso il sistema degli orari; ridimensionamento del sistema delle relazioni industriali per privare i lavoratori della rappresentanza e della partecipazione all’interno dell’azienda; precarizzazione dei rapporti di lavoro soprattutto per lavoratori part/time; eliminazione totale del limite massimo dei lavoratori part/time presenti in azienda; il legare la parte economica esclusivamente agli indici inflattivi e alle dinamiche del corrispettivo economico del committente all’azienda; mancato riconoscimento delle professionalità dei lavoratori addetti agli impianti”.

Contro questa impostazione, Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Fiadel rivendicano invece: “Contratto nazionale unico e di filiera attraverso l’allargamento del campo di applicazione verso gli impianti di riciclo; rafforzamento delle relazioni industriali attraverso un sistema maggiormente partecipativo dei lavoratori; evoluzione delle condizioni di lavoro per tutelare la salute degli operatori; sviluppo delle norme sul mercato di lavoro e dei processi di formazione continua; miglioramento in maniera armonica della classificazione del personale; perfezionamento degli articoli contrattuali relativi ai lavoratori degli impianti; esigibilità contrattuale della clausola sociale; accordo economico che non tenga conto solo delle percentuali inflattive e che sviluppi maggiormente il welfare contrattuale e le varie indennità”.

“Riconoscere il diritto al rinnovo del contratto a questi lavoratori, soprattutto dopo il servizio svolto nel corso della pandemia, è doveroso. Ed è ancora più urgente perché riguarda gli addetti di un settore strategico, che sarà valorizzato dagli investimenti europei legati al Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. È per queste ragioni, per riconoscere quanto spetta alle lavoratrici e ai lavoratori, che con lo sciopero dell’8 novembre si segnerà il passaggio di una vertenza che andrà avanti finché non raggiungeremo un esito positivo”, concludono Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Fiadel.

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Comunicato: 22 ottobre 2021 – Continua percorso verso sciopero 8 novembre – Comunicato UNITARIO – FP CGIL FIT CISL UILTRASPORTI FIADEL

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22 Ottobre 2021

Download Volantino

COMUNICATO UNITARIO FP CGIL FIT CISL UILTRASPORTI FIADEL

Lo sciopero di tutto il settore dell’igiene ambientale in programma lunedì 8 novembre è oramai prossimo e il lavoro d’informazione sulle ragioni e sugli obiettivi della vertenza procede speditamente negli attivi territoriali e nelle assemblee di tutto il Paese.

In questa situazione di conflitto è indispensabile avere il massimo contatto tra i lavoratori più di quanto quotidianamente accade in ogni azienda, seppur in tempo di pandemia. Occorre comprendere con chiarezza le ragioni dello sciopero ma, soprattutto, le pesanti condizioni che le associazioni datoriali hanno posto al tavolo della trattativa cercando di negare ai lavoratori il confronto su tutte le dinamiche aziendali per peggiorare unilateralmente le condizioni contrattuali per tutti.

Il vero obiettivo, dopo un’iniziale benevolenza nel periodo peggiore della pandemia, non è far crescere il settore – come si legge spesso nei loro documenti – ma è, solamente, tagliare il costo del lavoro ed eliminare la rappresentanza sindacale dei lavoratori e delle lavoratrici nella quotidianità aziendale.

Ora sta allo sciopero generale del prossimo 8 novembre rimuovere i macigni pretestuosi che sono stati posti davanti al settore, alle 100.000 famiglie che di questo vivono e ai cittadini che ne avranno un danno.

Nel frattempo, in moltissime assemblee, attraverso specifici ordini del giorno o richieste di allargamento dello sciopero ai lavoratori dell’indotto, s’invocano ulteriori giornate di sciopero da proclamare a partire dal primo giorno utile. Ovviamente ogni decisione sarà presa il prossimo 10 novembre nell’attivo nazionale unitario, considerando che lo sciopero proclamato è solo il punto di partenza.

Dobbiamo difendere il settore da chi vuole precarizzare il lavoro, da chi vuole il settore frantumato in migliaia di appalti con l’applicazione dei CCNL “pirata”, da chi vuole per sé solo la parte ricca del ciclo e lasciare al mercato senza regole la parte povera, ancor più impoverita dal mancato rinnovo del contratto nazionale scaduto da oltre 27 mesi.

Vanno intensificate le assemblee e il confronto tra lavoratori per preparare al meglio lo sciopero e la mobilitazione futura, necessaria per salvaguardare le tutele che qualcuno vuole cancellare. Occorre esporre ai Sindaci e alle forze politiche locali le nostre idee per il settore e, in modo esplicito e concreto, raccontare della determinazione e della rabbia dei lavoratori che, quotidianamente, garantiscono il decoro alle nostre comunità, anche in tempi duri per il Paese, seppur senza aumenti economici da anni e senza garanzie sul proprio futuro.

Il giorno dello sciopero non serve rimanere a casa ma occorre partecipare in massa ai tanti presidi unitari provinciali presso i comuni, le prefetture e le aziende e spiegare ai cittadini che i disagi che a loro arrechiamo sono necessari per il futuro di tante lavoratrici e tanti lavoratori e per quello delle città in cui vivono.

 

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Comunicato: Contratto Servizi Ambientali, SCIOPERO Nazionale Lunedì 8 novembre

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29 Settembre 2021
Download COMUNICATO SEGRETERIE PER STRUTTURE
Download DICHIARAZIONE SCIOPERO

COMUNICATO UNITARIO FP CGIL FIT CISL UILTRASPORTI FIADEL

Nella giornata di martedì 28 settembre si sono interrotte le trattative per il rinnovo dei CCNL del comparto dell’igiene ambientale.

Tale decisione è scaturita dalla profonda insoddisfazione per l’andamento del negoziato, sia nel merito che per i tempi che lo stesso sta avendo.

Negli ultimi mesi abbiamo tenacemente provato a sviluppare – anche nel dettaglio – i temi della piattaforma sindacale e i bisogni dei lavoratori affinché si potesse sottoscrivere un rinnovo contrattuale di prospettiva, più coerente con l’indispensabile sviluppo industriale delle aziende, ma soprattutto come necessario strumento rinnovato nelle regole e nelle tutele per lavoratrici e lavoratori.

Le Associazioni datoriali sia pubbliche che private, nonostante il senso di responsabilità mostrato dai lavoratori del comparto durante tutta la fase pandemica, in questi mesi hanno solo mantenuto degli atteggiamenti spesso ondivaghi e con pregiudiziali varie, che hanno poco a che vedere con il rinnovo del CCNL, se non nella logica di abbattimento del costo del lavoro.

Evidentemente, si ha anche la necessità di perdere tempo e di condurre delle battaglie ideologiche senza considerare i reali bisogni delle imprese e dei lavoratori.
Ovviamente, la breve riunione di martedì 28 settembre – nei termini della procedura di legge – si è chiusa con un nulla di fatto e ha sancito la rottura del tavolo delle trattative con il conseguente recapito, alle Associazione datoriali e alla Commissione di Garanzia, della dichiarazione di sciopero per tutte le imprese pubbliche e private, da svolgersi per tutta la giornata di lunedì 8 novembre 2021.

Lo sciopero nazionale sarà per l’intera giornata e riguarderà tutti i turni di lavoro con inizio nella medesima giornata.

La rottura delle trattative, oltre al grave ritardo di 27 mesi di mancato rinnovo, si è consumata – come più volte ricordato – sulle mancate risposte alle istanze presentate dal Sindacato e su delle proposte datoriali che noi riteniamo inaccettabili:

  • Flessibilità estrema sull’organizzazione del lavoro attraverso il sistema degli orari;
  • Ridimensionamento del sistema delle relazioni industriali per privare i lavoratori della rappresentanza e della partecipazione all’interno dell’azienda;
  • Precarizzare i rapporti di lavoro soprattutto per lavoratori part/time;
  • Eliminare totalmente il limite massimo dei lavoratori part/time presenti in azienda;
  • Parte economica esclusivamente legata agli indici inflattivi e alle dinamiche del corrispettivo economico del committente all’azienda;
  • Mancato riconoscimento delle professionalità dei lavoratori addetti agli impianti.

La conclusione del rinnovo contrattuale non può prescindere da obiettivi come:

  • CCNL unico e di filiera attraverso l’allargamento del campo di applicazione verso gli impianti di riciclo;
  • Rafforzamento delle relazioni industriali attraverso un sistema maggiormente partecipativo dei lavoratori;
  • Evoluzione delle condizioni di lavoro per tutelare la salute degli operatori;
  • Sviluppo delle norme sul mercato di lavoro;
  • Sviluppo dei processi di formazione continua;
  • Miglioramento in maniera armonica della classificazione del personale;
  • Perfezionamento degli articoli contrattuali relativi ai lavoratori degli impianti;
  • Esigibilità contrattuale della clausola sociale;
  • Accordo economico che non tenga conto solo delle percentuali inflattive e che sviluppi maggiormente il welfare contrattuale e le varie indennità.

Il Sindacato non torna più indietro, perchè la sfida alla modernizzazione del settore, anche attraverso le risorse dal PNRR, è solo una: ciclo integrato dei rifiuti e crescita dimensionale delle aziende, qualità ambientale a tariffe contenute per i cittadini, economia industriale e nuove tutele contrattuali per lavoratrici e lavoratori in un rinnovato contratto unico del lavoro.

Non vogliamo e non possiamo davvero pensare che il contratto nazionale possa essere immaginato come strumento di precarizzazione e flessibilità senza regole, capace di concorrere solo con delle brutte pratiche che accadono sempre più spesso in alcune aree del Paese.

Non possiamo permettere che si mettano in discussione le tutele per lavoratrici e lavoratori, il sistema di relazioni industriali e la rappresentanza sindacale, che non si condividano strumenti contrattuali per migliorare le condizioni e i carichi di lavoro, ma che si voglia la precarizzazione e lo sfruttamento di lavoratrici e lavoratori come unico modello per competere.

La mobilitazione sarà lunga e dura certi che il rinnovo contrattuale, come sempre, sarà frutto delle idee e della determinazione di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori.

Il settore dei servizi ambientali sciopera l’8 novembre 2021.




Comunicato: Rinnovo CCNL dei Servizi Ambientali – Rottura delle trattative

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Download Comunicato

Come purtroppo ampiamente previsto, nella giornata di lunedì 20 settembre, si sono interrotte le trattative per il rinnovo dei CCNL del settore dei Servizi Ambientali.

Le Associazioni datoriali hanno confermato la scarsa volontà e la poca lungimiranza nel concludere il rinnovo del CCNL, necessario per affrontare i cambiamenti che interessano il settore e indispensabile per tutelare al meglio le lavoratrici e i lavoratori.
Avevamo chiesto, come Segreterie Nazionali, risposte chiare e nette dopo quasi 27 mesi dalla scadenza del contratto nazionale ma Utilitalia, Cisambiente/Confindustria, Assoambiente e le Centrali cooperative hanno proiettato la discussione in un tatticismo poco concreto e privo delle necessarie responsabilità.

L’Attivo Nazionale Unitario dei quadri e dei delegati del comparto, riunito in call lo scorso 16 settembre, alla presenza di quasi 300 delegati da ogni parte del Paese, aveva già immaginato di dover attivare un percorso di mobilitazione a supporto del rinnovo del CCNL ma, sicuro del peso dello straordinario sforzo comune messo in campo durante l’emergenza pandemica, aveva sperato che il rinnovo contrattuale potesse essere elemento di forte condivisione tra le aziende e i lavoratori stessi.

In tale prospettiva, aveva dato mandato alle Segreterie Nazionali, in preparazione dell’incontro conclusivo fissato per il 20 settembre, di esplorare senza remore le possibili aperture delle Associazioni datoriali e, in caso di rottura, di aprire la procedura di raffreddamento e conciliazione per lo sciopero, individuando contestualmente tutte le eventuali azioni da intraprendere in caso di atteggiamenti sterili e infruttuosi da parte delle aziende rappresentate al tavolo.

Purtroppo, come detto, la trattativa si è interrotta su elementi che noi riteniamo inaccettabili e, pertanto, inemendabili:
* Stravolgimento dell’organizzazione del lavoro attraverso il sistema degli orari;
* Cancellazione del sistema delle relazioni industriali;
* Precarizzazione dei rapporti di lavoro;
* Parte economica esclusivamente legata agli indici inflattivi, anche di carattere restitutivo, e alle dinamiche del servizio.

La Piattaforma rappresentata dal Sindacato non può prescindere da obiettivi come:
* CCNL unico e di filiera attraverso l’allargamento del campo di applicazione verso gli impianti di riciclo;
* Rafforzamento delle relazioni industriali;
* Evoluzione delle condizioni di lavoro per tutelare la salute degli operatori;
* Sviluppo delle norme sul mercato di lavoro;
* Sviluppo dei processi di formazione continua;
* Miglioramento in maniera armonica della classificazione del personale;
* Perfezionamento degli articoli contrattuali relativi ai lavoratori degli impianti;
* Esigibilità contrattuale della clausola sociale;
* Accordo economico che non tenga conto solo delle percentuali inflattive e sviluppi maggiormente il welfare contrattuale e le indennità.

Non possiamo accettare l’idea che fare impresa avvenga attraverso il taglio dei salari, la precarizzazione del rapporto di lavoro e la flessibilità totale della prestazione lavorativa.
Per il Sindacato il settore deve crescere secondo un modello sostenibile non solo a livello economico ma anche sociale e ambientale, respingendo ogni tentativo di deregolamentazione totale nel nome del libero mercato e della concorrenza sfrenata.

Il comparto dei servizi ambientali corre, suo malgrado, verso lo sciopero generale!

Il tempo è scaduto.




Comunicato: Rinnovo contratto Igiene Ambientale, verso la rottura delle trattative

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14 Settembre 2021

Comunicato unitario Fp Cgil – Fit Cisl – Uiltrasporti – Fiadel

Seppur evidente ancora prima del periodo feriale, le ultime riunioni del mese di settembre per il rinnovo del CCNL igiene ambientale hanno confermato la scarsa volontà di concludere – da parte delle Associazioni datoriali – il rinnovo del CCNL.
Avevamo chiesto, come Segreterie Nazionali, risposte chiare dopo 26 mesi dalla scadenza del contratto nazionale ma le aziende, rappresentate al tavolo da Utilitalia, Cisambiente/Confindustria, Assoambiente e dalle Centrali cooperative, hanno denigrato il grande senso di responsabilità dei lavoratori nel saper aspettare tempi migliori e il gravoso impegno di tutti gli operatori del comparto soprattutto nel periodo della pandemia.

Lo scorso 28 luglio, l’Attivo Nazionale Unitario dei quadri e dei delegati del comparto, dopo un’ampia e attenta discussione, aveva approvato con generosità il prosieguo del confronto anche nel mese di settembre ma, senza risultati concreti, aveva individuato un percorso di mobilitazione a supporto del rinnovo del CCNL.
Pertanto, come Segreterie Nazionali, in preparazione dell’incontro conclusivo fissato per il prossimo 20 settembre, riteniamo fondamentale convocare con urgenza il 16 settembre l’Attivo Nazionale dei quadri e dei delegati per avere un mandato chiaro – da tutti i delegati e delegate del Paese – sulle azioni da intraprendere in caso di mancata chiusura del rinnovo del CCNL negli appuntamenti fissati.

Come Segreterie Nazionali ribadiamo strategico raggiungere obbiettivi come:
– il mantenimento del CCNL unico che diventi anche il CCNL di filiera attraverso l’allargamento del campo di applicazione verso gli impianti di riciclo.
– il rafforzamento del sistema delle relazioni industriali che tenga conto del ruolo delle OO.SS territoriali e delle rappresentanze sindacali unitarie;
– il consolidamento delle norme su salute e sicurezza affinché il settore esca dalla morsa del peggioramento delle condizioni di lavoro;
– il consolidamento delle norme sul mercato di lavoro;
– il rafforzamento della formazione anche attraverso una adeguata rappresentanza sindacale nel confronto sui progetti formativi;
– il miglioramento, in maniera armonica, della classificazione del personale;
– il miglioramento degli articoli contrattuali relativi ai lavoratori degli impianti di trattamento dei rifiuti;
– l’esigibilità contrattuale anche della clausola sociale ai fini del mantenimento occupazionale;
– il riconoscimento di un accordo economico contrattuale che vada oltre la chiusura del rinnovo precedente e che sviluppi maggiormente il welfare contrattuale.

Da parte delle Associazioni datoriali gli obiettivi sono invece:
– lo smantellamento completo del sistema degli orari contrattuali di lavoro, rendendo flessibile al massimo l’orario di lavoro;
– lo smantellamento completo del sistema delle relazioni industriali, determinando di fatto la cancellazione della contrattazione aziendale;
– l’abbattimento delle tutele previste negli articoli del mercato del lavoro, determinando senza regole – ad esempio – la gestione dell’orario part/time individuale e la percentuale massima dei lavoratori part/time in azienda;
– lo smantellamento del costo del lavoro a partire dall’assoluta mancanza di risposte sul piano economico.

È fin troppo chiaro che, seppur di fronte a una crisi del Paese, si intende semplicemente destrutturare il costo del lavoro, provando a fare impresa solo esclusivamente attraverso il taglio dei salari, la precarizzazione del rapporto di lavoro e la flessibilità totale della prestazione lavorativa.

Noi immaginiamo ancora un settore capace di garantire sviluppo e crescita, affinché si possano tutelare al meglio i lavoratori assicurando, contestualmente, ai cittadini il miglioramento della qualità del servizio a tariffe contenute.
Per il Sindacato il settore può crescere con aziende industriali che abbiano capacità di sviluppo e possibilità di fare investimenti significativi, senza perseguire la sciagurata idea di avere un comparto frantumato in migliaia di piccoli appalti senza nessuna regola.

Per il Sindacato occorre rafforzare le tutele, i diritti e la contrattazione tutta. Peraltro, il contratto collettivo nazionale è uno strumento fondamentale di coesione tra impresa e lavoratori; il suo rinnovo dopo 26 mesi diventa davvero improcrastinabile.

Il tempo sta per scadere.

Le Segreterie Nazionali
FP CGIL FIT CISL UILTRASPORTI FIADEL




Comunicato Stampa 30 giugno 2021: GRANDE ADESIONE ALLO SCIOPERO PROCLAMATO DA FIADEL – Il Governo adesso deve Intervenire con urgenza sull’art.177 del Codice degli Appalti

 

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Download: Comunicato Stampa

La protesta contro l’art.177 del Codice degli Appalti, che sortirà i suoi deleteri effetti a partire dal 31-12-2021, sollevata da FIADEL  – primo sindacato autonomo a livello nazionale del Settore Igiene Ambientale – ha raccolto, secondo i primi dati pervenuti dalle Segreterie territoriali, adesioni oscillanti fra il 70% e il 90%.

Grande soddisfazione da parte del Segretario Generale Francesco Garofalo, che ha dichiarato: “Grazie alla nostra capillare organizzazione territoriale siamo riusciti a coinvolgere un grandioso numero di lavoratori e lavoratrici occupati nelle aziende appaltatrici del settore Igiene Ambientale, richiamando l’attenzione sulla gravità di un provvedimento che, nel momento in cui entrerà in vigore, metterà a rischio decine di migliaia di posti di lavoro e pregiudicherà la qualità dei servizi resi alla cittadinanza. Ora il Governo deve farsi un esame di coscienza ed ascoltare le grida di allarme del mondo sindacale, per evitare il collasso del sistema della raccolta, dello smaltimento e del riciclo dei rifiuti, che, sarà la conseguenza più immediata dell’esternalizzazione obbligatoria delle attività per almeno l’80%.”

 

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Comunicato Sciopero 30-giugno-2021 su art. 177 – Codice-Appalti – A rischio migliaia di posti di lavoro

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Comunicazione del Segretario Generale FIADEL per la proclamazione dello Sciopero Generale del settore Igiene Ambientale per il 30 giugno, contro l’applicazione dell’art. 177 del Codice degli Appalti, che mette a rischio migliaia di posti di lavoro, ed avvia la destrutturazione del settore….

Download Proclamazione di Sciopero FIADEL

Download Comunicato del Segretario Generale FIADEL  Francesco GAROFALO

 




Pasquale Bolzonella ci ha lasciati

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Download Comunicato Segretario Generale

Con grande dispiacere annunciamo la grave perdita del nostro Segretario provinciale FIADEL Padova Pasquale Bolzonella, un uomo di grande spessore umano e sindacale, sempre impegnato nella lotta a difesa dei lavoratori e delle lavoratrici del settore Igiene Ambientale, che in lui credevano come uomo e dirigente sindacale giusto e onesto.
 
Tutta la FIADEL e il CSA si stringono attorno alla famiglia, nel ricordo delle grandi battaglie che ha condotto per dare dignità e lustro alla nostra organizzazione e a tutti gli iscritti e dirigenti sindacali che vivranno nel buon ricordo di una persona speciale e indimenticabile.
 
 
Di seguito l’Indirizzo per chi volesse porgere il proprio cordoglio:
Famiglia Bolzonella Pasquale
Via Don Beniamino Guzzo n. 91
35010 Saletto di Vigodarzere (PD)
 
 
Il Segretario Generale FIADEL
Francesco Garofalo



La Repubblica 20-02-2021 – Focus sindacati

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La Segreteria Generale ha dato immediatamente seguito alla richiesta pervenuta dai Territori, nella videoconferenza di giovedì scorso, di implementare il piano di comunicazione, stringendo un accordo con La Repubblica per la produzione di una pagina di presentazione della nostra O.S., che è stata pubblicata sabato 20 febbraio sull’edizione Roma-Italia Centro. In attesa che la stessa sia pubblicata sui loro canali internet, Vi proponiamo la pagina in formato pdf, affinchè possiate darne subito la massima diffusione.

La Repubblica 20-02-2021 – Focus sindacati




FASDA : GARANZIA COVID-19 Scopri i servizi dedicati all’emergenza Covid-19

.Fondo FASDA

La richiesta di rimborso per la prestazione “Malattia Covid -19” rientra esclusivamente nella seguente casistica:

INFEZIONE DA COVID-19 DIAGNOSTICATA DALLE AUTORITÀ COMPETENTI

Tale garanzia, valida dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020, per i soli dipendenti iscritti, prevede i seguenti rimborsi:

INDENNITA’ GIORNALIERA PER RICOVERO – POSITIVITÀ’ COVID-2019

In caso di ricovero ospedaliero l’Assicurato dovrà inviare lettera di dimissione ospedaliera dalla quale si dovrà evincere la positività al COVID-19 e il numero di notti di ricovero, nel caso in cui sulla lettera di dimissioni non fosse indicata la positività al COVID-19 o espressamente indicato Ricovero per COVID-19 sarà necessario inviare copia, conforme all’originale, della cartella clinica o ulteriore documentazione dalla quale si evinca la positività al virus.
Tale garanzia prevede una diaria giornaliera di euro 40,00 per un massimo di 50 giorni indennizzabili nel periodo assicurativo per ciascun Assicurato.
Il giorno di entrata e quello di uscita si considerano un solo giorno.

 

INDENNITÀ’ GIORNALIERA PER ISOLAMENTO DOMICILIARE – POSITIVITÀ COVID-2019

Qualora, secondo le prescrizioni dei sanitari e con attuazione delle disposizioni in esso contenute, si renda necessario un periodo di isolamento domiciliare, a seguito di positività al virus, l’Assicurato dovrà inviare i referti dei tamponi effettuati che attestino la positività/negatività al COVID-19 rilasciati dalle Autorità competenti.
Tale garanzia prevede un’indennità di € 40,00 al giorno per ogni giorno di permanenza presso il proprio domicilio per un periodo non superiore a 14 giorni. La diaria giornaliera per isolamento domiciliare verrà corrisposta anche qualora l’Assicurato non abbia preventivamente subito un ricovero.

 

INDENNITÀ IN CASO RICOVERO IN TERAPIA INTENSIVA – POSITIVITÀ COVID-2019

In caso di ricovero in terapia intensiva con necessità di intubazione, sarà necessario inviare copia della cartella clinica conforme all’originale, completa della lettera di dimissioni, dalla quale si evinca la permanenza in terapia intensiva con intubazione a causa di COVID-19. Nel caso di mancanza della cartella clinica, presentando la sola lettera di dimissione verrà liquidata esclusivamente la Diaria da Ricovero per COVID-19.

Tale garanzia prevede una diaria per la convalescenza complessivamente pari ad euro 1.000,00 nel periodo assicurativo per ciascun Assicurato, aggiuntiva alla diaria del Ricovero.

L’Assicurato dovrà debitamente compilare il relativo modulo di richiesta che potrà scaricare cliccando qui e, unitamente alla documentazione richiesta, inviarlo secondo le seguenti modalità:

  • Posta elettronica seguente indirizzo: rimborsocovid19@unisalute.it.
  • Tramite la propria Area riservata accedendo al sito www.unisalute.it dove è possibile caricare online tutta la documentazione richiesta(compresa la copia del presente modulo) nell’area “Rimborsi”, sezione “Ricoveri”, tipologia “Ricovero con pernottamento”.
  • Raccomandata A/R all’indirizzo: UniSalute S.p.A. Spese Sanitarie Clienti – c/o CMP BO – Via Zanardi 30 – 40131 Bologna BO.

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Il Report del Segretario Generale di fine anno

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Il Segretario Generale Francesco Garofalo trasmette ai dirigenti e ai lavoratori le proprie riflessioni di carattere politico-sindacale sull’anno che sta per concludersi, riepilogando le iniziative prese da FIADEL e CSA e tracciando i programmi futuri.

Download report

 

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FASDA : Nuova copertura assicurativa. Rimborso vaccino antinfluenzale e/o tampone “rapido” antigenico.

.Fondo FASDA

Nuova copertura assicurativa.
Rimborso vaccino antinfluenzale e/o tampone “rapido” antigenico.

A seguito del perdurare dell’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid 19, il Consiglio di Amministrazione del Fondo Fasda ha deliberato lo scorso 23 novembre un’ulteriore misura di sostegno ai dipendenti iscritti dei settori dei servizi ambientali, dei servizi funerari e delle singole aziende aderenti.
In particolare, alla già esistente garanzia denominata “Diaria per COVID-19”, attiva per tutto l’anno 2020, si aggiunge la seguente prestazione:
“Rimborso vaccino antinfluenzale e/o tampone rapido antigenico”
La suddetta garanzia prevede un rimborso “una tantum” fino a € 25,00 (venticinque/00) da corrispondere agli oltre 94.000 lavoratori iscritti che hanno effettuato o effettueranno – a loro spese – il vaccino antinfluenzale e/o il tampone rapido antigenico nel periodo 1° settembre 2020 – 31 marzo 2021.
Sarà possibile richiedere tale rimborso, che verrà accreditato sull’iban personale, a partire dal prossimo 21 dicembre secondo le modalità e le tempistiche che il Fondo FASDA renderà note nei prossimi giorni tramite il sito www.fasda.it, i canali “social” e attraverso la mail personale dei lavoratori iscritti e registrati al portale SIFasda.

Fondo-FASDA-Rimborso-vaccino-e/o-tampone.pdf

 

 




FIADEL / CSA per la Giornata contro la violenza sulle DONNE

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E’ dal 1999 che ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. La scelta del 25 novembre è stata fatta per ricordare il terribile assassinio delle tre sorelle Mirabal avvenuto nella Repubblica Dominicana durante il regime di Trujillo Molina nel 1960.

Oggi è un momento per riflettere su quanto ancora si può fare per evitare il femminicidio, lo stupro, la violenza fisica e morale contro tutte le donne. La violenza di genere è un reato perseguibile per legge, ma il fenomeno, guardando l’Italia, non tende a diminuire, anche se un numero sempre crescente di donne trova il coraggio di denunciare quanto subiscono
dentro e fuori le mura domestiche. Troppe sono le violenze fisiche, psicologiche, economiche che ancora oggi le donne subiscono. Ma è chiaro che l’intervento giudiziario da solo non può bastare.

La matrice di questa violenza è ancor oggi rintracciabile nella disuguaglianza dei rapporti tra uomini e donne. Tant’è vero che molte di esse fanno ancora fatica a vedere riconosciuta la verità delle loro parole e ad essere riconosciute come vittime di delitti odiosi, perché esistono ancora retaggi sottoculturali che rappresentano la violenza contro le donne e, in
specie quella domestica, come un fatto “possibile” e quindi “normale” della relazione, e pertanto un problema da gestire da sole nell’intimità delle mura domestiche.

Conoscere e tenere a mente, non solo il 25 novembre ma tutti i giorni dell’anno, il significato della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne e le sue origini costituisce dunque un monito contro ogni forma di violenza sul genere femminile e un passo in avanti verso l’eliminazione di ogni forma di sopruso e di violenza.

Per eliminare questo fenomeno, occorre mettere in campo azioni a vari livelli, cominciando dalla cultura e dall’informazione, ancora così profondamente permeate di pregiudizi e di stereotipi, e proseguendo con una azione educativa nei confronti delle donne stesse, per aiutarle a essere loro stesse, per prime, custodi della loro dignità e incolumità, a non accettare la violenza e denunciarla tempestivamente.

Per quello che possiamo fare noi, come Organizzazione Sindacale ‐ non potendo purtroppo quest’anno scendere in piazza e dar vita alle tante iniziative che le singole Segreterie sono solite mettere in campo – rimane l’esortazione a tutti i lavoratori di mantenere nei riguardi delle proprie colleghe atteggiamenti votati al massimo rispetto, alla tutela, al sostegno morale e materiale, a fronte di qualsiasi situazione di criticità, di disparità di trattamento, di mobbing, bossing e stalking, o di vera e propria violenza fisica, dovesse presentarsi nei posti di lavoro.

 

Il Segretario Generale

Francesco Garofalo




Solidarietà per i lavoratori e i dirigenti sindacali colpiti da Covid 19

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Lettera inviata in data odierna dal Segretario Generale a tutte le strutture FIADEL e CSA

Carissimi,

sebbene in questi giorni la diffusione del virus Covid-19 stia facendo registrare un rallentamento della curva di espansione, il clima di allarme generale e, in particolare, nei posti di lavoro, rimane altissimo, come purtroppo dimostra l’elevato numero di lavoratori pubblici e privati che continua a contrarre la malattia.

Il mio pensiero e la mia solidarietà sono rivolti a loro, ed ai dirigenti sindacali che, nella loro attività quotidiana a sostegno dei lavoratori e delle lavoratrici, sono stati colpiti dal virus, anche in forma non lieve in alcuni casi, e per questo mi metto a loro completa disposizione per qualsiasi necessità a cui debbono far fronte.

Ma il mio più vivo ringraziamento, naturalmente, si rinnova e si estende a tutti i quadri sindacali, che pur consci dei pericoli a cui vanno incontro per la loro salute, non hanno minimamente attenuato la propria azione, offrendo essi stessi il miglior sostegno possibile ai propri colleghi.

Pertanto, nell’augurarmi che questo bruttissimo periodo si concluda al più presto, sappiate che la Segreteria Generale FIADEL e CSA Vi saranno sempre vicine e che da parte mia personale ci sarà sempre l’impegno di mantenere unita e solidale la nostra Organizzazione.

Cordiali saluti.

Il Segretario Generale

Francesco Garofalo