Attivo Nazionale Unitario
Comparto igiene ambientale
28 giugno 2016/Bologna e 30 giugno 2016/Napoli.
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Ordine del giorno
L’Attivo Nazionale Unitario dei quadri e dei delegati del comparto dell’igiene ambientale riunitosi il 28 giugno a Bologna e il 30 giugno a Napoli, dopo un’ampia e attenta discussione ha approvato il prosieguo della vertenza e della mobilitazione generale a supporto del rinnovo del CCNL dell’Igiene Ambientale.
Il dibattito, oltre ad analizzare i contenuti della vertenza del rinnovo, ha messo anche al centro le gravi problematicità che stanno caratterizzando il settore e che stanno mettendo a rischio il futuro del comparto e le sue politiche di indirizzo, necessarie a garantire sviluppo e crescita qualitativa dei bisogni dei cittadini, dei lavoratori e delle imprese.
I delegati di tutto il territorio nazionale hanno anche espresso grande preoccupazione per lo stato confusionale che sta caratterizzando il ruolo e l’azione politica delle due associazioni datoriali che, in assenza di un progetto chiaro per il settore, stanno perorando solo l’idea di eliminare il sindacato e impoverire le lavoratrici e i lavoratori.
L’attivo ha giudicato positivo l’intervento dell’ANCI e delle Amministrazioni locali che, seppur senza concreti risultati nella mediazione, hanno compreso i motivi della vertenza, di natura non corporativa, a vantaggio dei cittadini senza sfruttare i lavoratori nella salute, nelle tutele occupazionali e nella giusta retribuzione.
Per i delegati e le delegate di tutto il paese è necessario garantire regole e tutele ai lavoratori e assicurare ai cittadini il miglioramento della qualità del servizio anche diminuendo le tariffe, al netto della demagogia e delle rendite di posizione.
L’attivo nazionale, inoltra, giudica preoccupante il comportamento delle imprese estraneo alle volontà dei Sindaci, estraneo al contratto collettivo nazionale e al sistema delle tutele e dei diritti, il tutto a vantaggio del solo profitto.
Inoltre, i delegati, giudicano grave l’attacco al sistema delle agibilità sindacali e delle relazioni sindacali che va a indebolire l’idea di democrazia e del lavoro.
E’ grave, invece, che le imprese non siano interessate a migliorare i turni e i pesantissimi carichi di lavoro e pensino, esclusivamente, a come poter licenziare liberamente o ad appaltare alle cooperative sociali.
L’attivo Nazionale unitario, nel confermare i contenuti della piattaforma rivendicativa, rappresentata in migliaia di assemblee e sostenuta dalla straordinaria partecipazione agli scioperi del 30 maggio e del 15 giugno, da mandato alle Segreterie Nazionali di sostenere la mobilitazione generale ad oltranza fino al rinnovo del CCNL.
Nelle giornate dello sciopero dell’11 e 12 luglio 2016 vanno organizzate al meglio delle manifestazioni nel capoluogo di ogni regione coinvolgendo al massimo i sindaci e le autorità, affinché si possano tutelare i cittadini e i lavoratori.
L’attivo nazionale ritiene, inoltre, che la vertenza nel suo proseguo dovrà prevedere anche una manifestazione nazionale a Roma nelle settimane successive allo sciopero dell’11 e 12 luglio 2016.
Inoltre, si da mandato alle Segreterie Nazionali di persistere con il mantenimento del CCNL unificato, necessario a migliorare le tutele su salute e sicurezza nei turni e nei sempre più pesanti carichi di lavoro, a rendere sempre più stringenti le regole sugli appalti e sui passaggi di gestione, per evitare il potere discrezionale e il ricatto sui licenziamenti individuali e per garantire una retribuzione giusta e dignitosa.
Per questo, grazie ai duri sacrifici delle lavoratrici e dei lavoratori, coscienti dell’importanza della vertenza, la lotta va avanti ad oltranza fino alla conquista del contratto nazionale di lavoro.
Approvato all’unanimità
Bologna 28 giugno 2016 Napoli 30 giugno 2016