FIADEL / CSA indice una campagna di raccolta fondi per l’Emilia Romagna

.Campagna di raccolta fondi per l’Emilia Romagna

 

E’ ancora lunga la strada prima che la situazione in Emilia Romagna possa tornare alla normalità. E la conta dei danni recati dall’alluvione al suolo, alla viabilità, alle coltivazioni e alle abitazioni civili è così elevata da imporre, a tutti noi, uno sforzo concreto di solidarietà e di aiuto alle popolazioni colpite.

CAMPAGNA RACCOLTA FONDI PER L’EMILIA ROMAGNA




Svolta a Roma la prima sessione del Corso di Formazione per Dirigenti Sindacali FIADEL

CORSO DI FORMAZIONE per Dirigenti e QUADRI SINDACALI FIADEL

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(Foto: F. Garofalo, Segr. Gen. FIADEL/CSA  –  L. Verzicco, Resp.le I.A.  –  Avv. Rossella Vitale )

La prima sessione del Corso di Formazione, tenutasi nella sede provinciale FIADEL/CSA di Roma nei giorni 11/12 maggio, è stata un successo senza precedenti! Oltre 50 Dirigenti e Quadri Sindacali FIADEL hanno partecipato all’evento e sono rimasti estremamente soddisfatti dell’alto livello di professionalità dimostrato.
In particolare, l’esposizione della relatrice, l’Avv. Rossella Vitali, è stata di alto livello, oltre ad essere approfondita e coinvolgente affrontando tutti i risvolti connessi alle tematiche e negoziazione sindacale con una competenza e una padronanza altamente professionale. Inoltre, ha fornito un quadro molto dettagliato di tutte le norme contrattuali pregresse e vigenti, che hanno a che fare col settore dell’igiene ambientale.
I partecipanti hanno espresso grande apprezzamento per l’impeccabile organizzazione dell’evento che ha reso l’esperienza formativa estremamente proficua per i contenuti forniti. Senza dubbio, la prima sessione del Corso di Formazione è stata un’esperienza formativa senza precedenti e tutti i partecipanti hanno appreso grande soddisfazione e grande apprezzamento.

(Foto: Avv. Rossella Vitali ed i Dirigenti e Quadri FIADEL partecipanti al corso di formazione sindacale)




Messaggio del Segretario Generale per il 1° maggio

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Il Primo Maggio dovrebbe essere “soltanto” la Festa dei Lavoratori. Un’occasione per manifestare, unirsi, rivendicare il diritto di avere condizioni lavorative e stipendi dignitosi, oltre alle tutele sul luogo di lavoro e per festeggiare i traguardi raggiunti negli anni.

 

MESSAGGIO DEL SEGRETARIO GENERALE PER IL 1° MAGGIO




Messaggio del Segretario Generale per il 25 aprile

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Il 25 aprile dovrebbe – anzi, deve essere – un momento di festa e rimembranza che coinvolge tutti i cittadini italiani, a prescindere dal colore politico e dalle estrazioni sociali.

Download: MESSAGGIO DEL SEGRETARIO GENERALE PER IL 25 APRILE Garofalo Francesco




Il cuore di Gennaro Roberto continua a battere nella nostra Federazione

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.Download Comunicato del Segretario Generale

Il cuore di Gennaro Roberto continua a battere nella nostra Federazione

     La profonda costernazione che ha colpito tutti noi che eravamo a Rimini per il Consiglio Nazionale, nell’apprendere la notizia dell’improvvisa quanto tragica scomparsa dell’amico e collega Gennaro Roberto, ci lascia una ferita mai più rimarginabile.
     Lo strazio della moglie Stefania e della figlia Sara, accorse nella notte di giovedì scorso, è diventato anche il nostro, lasciandoci attoniti. L’unica consolazione è che Gennaro ha potuto riprendere la via di casa ad Urgnano, in provincia di Bergamo, nella mattinata di sabato, ed essere accolta dai tanti amici che collaboravano con lui nel Sindacato.
     Sin dai primi anni 2000, Gennaro, partendo dall’Amsa, aveva cominciato con Aldo Tritto un percorso di crescita e consolidamento della nostra Federazione in Lombardia, con la ferma volontà di creare la piena simbiosi fra FIADEL e CSA e di espandere l’organizzazione su tutto il territorio regionale.

      La strada è stata dura e faticosa, ma ricca di soddisfazioni.
     Grazie a lui, ad Aldo e a tutti gli altri dirigenti, da Milano le nostre bandiere sono arrivate a sventolare in tutte le province lombarde, raccogliendo tanti proseliti sia nel settore Igiene Ambientale che in quello degli Enti Locali. Non due anime unite, ma una sola grande anima, che ha saputo conquistare tante adesioni nelle aziende e negli enti.

     Gennaro Roberto era una persona preparata, entusiasta e motivata. Un uomo che sapeva ascoltare e mediare, e anche di fare la voce grossa quando necessario. Requisiti che ne hanno ottimizzato la figura sindacale, come dimostrano i tanti giovani che lui stesso, insieme ad Aldo Tritto, è riuscito a coinvolgere nel corso degli anni, creando una squadra forte, capace di confrontarsi con chiunque.
     Ora lascia un vuoto incolmabile, ma almeno sappiamo che la sua eredità non andrà perduta.
     A nome di tutta le Federazione, rivolgo ai suoi cari e agli amici le più sentite condoglianze e un caldo abbraccio, assicurando alla sua famiglia tutta la mia vicinanza.

Il Segretario Generale

Francesco Garofalo




Comunicato: RINNOVO CCNL del settore Servizi Ambientali – Accordo APPROVATO con il 98% di SI

RINNOVO CCNL APPROVATO
Nella giornata di martedì 21 giugno 2022 è stata sciolta la riserva
sull’ipotesi di Accordo di Settore 18 maggio 2022.
Il CCNL del settore dei Servizi Ambientali è ufficialmente in vigore.
Accordo approvato con il 98% di SI.

Dopo aver tenuto in tutte le regioni le assemblee per la consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori per il rinnovo del CCNL 2022/2024, prendendo atto di un consenso praticamente totale, come Segreterie Nazionali abbiamo comunicato alle Associazioni datoriali lo scioglimento della riserva sull’ipotesi di Accordo di Settore 18 maggio 2022, valido per il rinnovo del CCNL dei servizi ambientali.

Lo storico risultato, che ci ha consegnato l’unificazione dei CCNL di settore, assolutamente necessario anche per contrastare il “dumping” contrattuale, è stato raggiunto con un’impressionante mobilitazione della categoria, forte, persuasiva e incentrata su linee e obiettivi unitariamente e largamente condivisi dai lavoratori.

Questo risultato ci permetterà, in considerazione del crescente sviluppo delle attività legate all’economia circolare e alle iniziative legislative sui servizi pubblici locali, sulla concorrenza e sugli appalti, di avere uno strumento forte come il CCNL unificato (a sintesi di una rivendicazione sindacale di oltre 40 anni), fondamentale per affrontare con più forza le trasformazioni in atto nel settore e opporsi alla logica di un
mercato senza regole.

Ora inizia una ulteriore fase di confronto con le associazioni datoriali su temi già condivisi nelle assemblee e contenuti nella piattaforma di rinnovo.

Sarà necessario estendere le tutele del personale nei cambi di appalto, identificare nella classificazione le nuove professionalità presenti in un settore in continuo cambiamento, migliorare la normativa contrattuale dei lavoratori degli impianti, definire un nuovo perimetro contrattuale con un nuovo campo di applicazione che ricomprenda tutte le attività della filiera legate all’economia circolare e regolamentare le modalità dei tempi di vestizione.

In sintesi, l’evoluzione contrattuale in tre fasi ci permetterà di raggiungere l’obiettivo di tutelare al meglio i salari, di sostenere la buona occupazione e la giusta retribuzione, di rafforzare le tutele anche sulla sicurezza e i diritti nei luoghi di lavoro e di allargare il perimetro dei lavoratori coinvolti.

Riconoscere ai 100.000 lavoratori del settore, protagonisti nel garantire un servizio essenziale in tutto il periodo della pandemia, un rinnovo contrattuale adeguato alle loro attese e ai loro bisogni è motivo di soddisfazione ma, soprattutto, è un ulteriore stimolo per continuare nell’azione sindacale capace di sconfiggere la precarietà e, attraverso nuove tutele e diritti, capace di dare risposte ai nuovi bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori in una società che si trasforma velocemente.

Roma 22 giugno 2022
Le Segreterie Nazionali
FP CGIL  FIT CISL  UILTRASPORTI  FIADEL

 

Download Comunicato Segreterie Nazionali 22 giugno 2022




Comunicato: RINNOVATI ed UNIFICATI i due CCNL del settore SERVIZI AMBIENTALI – Accordo STORICO

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Rinnovo contrattuale STORICO

RINNOVATI ed UNIFICATI i due CCNL del Settore SERVIZI AMBIENTALI

TRIENNIO 2022/2024

Coinvolti circa 100 mila addetti del settore

il rinnovo prevede un incremento economico complessivo

sul parametro medio per il livello 3A operaio comune di 121 euro

 

18 maggio 2022

Download Ipotesi di Accordo rinnovo contrattuale




Comunicato: Accordo CCNL 2019/2021 Igiene Ambientale – Comunicato stampa e Revoca scioperi 13 e 16 dicembre 2021

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Spett.li Utilitalia

Cisambiente/Confindustria

Legacoop/Produzione e Servizi

Confcooperative/Lavoro e Servizi

AGCI/Servizi di Lavoro

Fise/Assoambiente

Spett. le Commissione di Garanzia sciopero

Piazza del Gesù, 46

00186 Roma


Roma lì, 9 dicembre 2021




Oggetto: Aziende pubbliche e private igiene ambientale CCNL Utilitalia/Ambiente 10 luglio 2016
e CCNL FISE/Assoambiente 6 dicembre 2016.

Revoca sciopero nazionale settore servizi ambientali proclamato per lunedì 13 dicembre 2021.



Le scriventi Segreterie Nazionale di settore, in considerazione del Verbale di Accordo sottoscritto in
data 9 dicembre 2021, comunicano la revoca dello sciopero nazionale del settore dei servizi
ambientali del prossimo 13 dicembre 2021.


Distinti saluti




Le Segreterie Nazionali

FP CGIL                  FIT CISL                       UILTRASPORTI                     FIADEL

Cenciotti     Diamante/Curcio               Odone/Modi               Verzicco/dAlbero

 

Download Accordo nazionale 9 dicembre 2021

Download Revoca sciopero Nazionale 13 dicembre 2021




Comunicato: ODG Attivo Nazionale Unitario 10 novembre 2021 – Settore Igiene Ambientale

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10 Novembre 2021
Download Comunicato

L’Ordine del giorno dell’Attivo Nazionale Unitario dei quadri e dei delegati del settore igiene ambientale approvato all’unanimità 10 novembre 2021

L’Attivo Nazionale Unitario dei quadri e dei delegati del settore dell’igiene ambientale, riunitosi in call il 10 novembre, dopo un’ampia e attenta discussione ha approvato il prosieguo della mobilitazione a supporto del rinnovo del CCNL dell’Igiene Ambientale.

Il dibattito, oltre a socializzare la straordinaria riuscita dello sciopero dell’8 novembre e i contenuti del rinnovo, ha messo anche al centro le gravi problematicità che potrebbero sopraggiungere con l’approvazione del DL Concorrenza e la revisione del Codice appalti. A tal proposito, l’Attivo unitario sottolinea, con forte preoccupazione, che le deleghe presentate potrebbero smantellare il comparto nelle sue pratiche migliori e danneggiare in particolar modo le aziende pubbliche provocando, conseguentemente, la perdita di posti di lavoro e un feroce dumping contrattuale, come qualcuno senza scrupoli già pratica con il colpevole silenzio di alcuni amministratori locali.

Per il Sindacato, il comparto dei servizi pubblici locali e nello specifico il settore dei servizi ambientali può crescere se in ambito legislativo si approvano misure adatte a sostenere il settore in una logica industriale, anche attraverso il necessario sviluppo impiantistico ottimizzando l’autosufficienza territoriale, con aziende dimensionate per ambiti ottimali. Il settore non può inseguire gli appalti al massimo ribasso, la flessibilità estrema dell’organizzazione del lavoro e la riduzione del costo del lavoro; le associazioni datoriali devono essere chiare e non perseguire lo sciagurato “spezzatino” gestionale.

Occorre, invece, sottoscrivere un sacrosanto rinnovo contrattuale che le lavoratrici e i lavoratori aspettano da 28 mesi, fondamentale per migliorare la qualità del servizio e per tutelare i lavoratori e la loro salute, anche attraverso condizioni di lavoro dignitose e la necessaria redistribuzione del reddito prodotto nel settore sulle retribuzioni di tutti i lavoratori. Conseguentemente, dopo un dibattito molto sentito, il rinnovo del CCNL assume sempre più un ruolo strategico e, pertanto, l’Attivo Nazionale unitario con la partecipazione di quasi 300 delegati rinnova il mandato alle Segreterie Nazionali di perseverare le ragioni dei lavoratori con molta determinazione per raggiungere obbiettivi strategici, come indicati nella Piattaforma sindacale.

LAttivo Nazionale unitario, anche in considerazione della straordinaria riuscita dello sciopero dell’8 novembre, da mandato alle Segreterie Nazionali, a seguito della mail pervenuta dalle Associazioni datoriali, che indica nel giorno 12 novembre la ripresa del confronto, di comprendere le eventuali disponibilità nel merito ma, in caso contrario, di indicare immediatamente una ulteriore iniziativa di sciopero nazionale per il giorno 13 dicembre 2021.

Ovviamente, in considerazione dell’importanza del rinnovo contrattuale anche per le ragioni dette, l’Attivo Nazionale unitario ritiene strategico prevedere per il mese di gennaio una ulteriore azione di sciopero, con una durata fino a 48 ore, e la conseguente interruzione delle relazioni sindacali in ogni azienda. Per ultimo, l’Attivo Nazionale Unitario ritiene strategico coinvolgere nella vertenza tutte le Istituzioni Nazionali e locali e le forze politiche presenti in Parlamento.

  Approvato all’unanimità



Roma 10 novembre 2021




Comunicato: Adesione al 90% , Straordinaria riuscita dello SCIOPERO del settore dei servizi ambientali.

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Straordinaria riuscita sciopero servizi ambientali

Mobilitazione per il contratto prosegue, 10 novembre attivo unitario

Roma, 8 novembre 2021

Straordinaria riuscita dello sciopero dei lavoratori dei Servizi Ambientali, con un’adesione media che si attesta al 90% ma con punte del 100% in tantissime aziende di tutto il Paese. I circa 100 mila addetti del settore hanno, infatti, incrociato le braccia oggi e partecipato in tanti ai 100 presidi territoriali per rivendicare il diritto al rinnovo di un contratto scaduto da oltre due anni. A darne notizia sono Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Fiadel che fanno sapere come, la giornata di oggi, “segna solo una tappa di un percorso che andrà avanti, intensificandosi, nelle prossime ore, a partire dalla giornata di mercoledì 10 novembre quando con l’Attivo nazionale unitario in programma decideremo insieme lo sviluppo di questa mobilitazione”.

Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Fiadel puntano il dito contro le associazioni datoriali, Utilitalia per la parte pubblica, Confindustria Cisambiente e Fise/Assoambiente per quella privata, insieme alle tre centrali cooperative, Agci, Confcooperative e Legacoop, “responsabili della rottura delle trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di settore”. Per i sindacati, inoltre, “bisogna rinnovare rapidamente il contratto scaduto a questi lavoratori, soprattutto dopo il servizio svolto nel corso della pandemia”.

Nel merito, respingendo le provocazioni delle parti datoriali, Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Fiadel rivendicano: “Il contratto nazionale unico e di filiera attraverso l’allargamento del campo di applicazione verso gli impianti di riciclo; rafforzamento delle relazioni industriali attraverso un sistema maggiormente partecipativo dei lavoratori; evoluzione delle condizioni di lavoro per tutelare la salute degli operatori; sviluppo delle norme sul mercato di lavoro e dei processi di formazione continua; miglioramento in maniera armonica della classificazione del personale; perfezionamento degli articoli contrattuali relativi ai lavoratori degli impianti; esigibilità contrattuale della clausola sociale; accordo economico che tenga conto delle percentuali inflattive degli effetti sul costo della vita degli aumenti delle materie prime, che sviluppi maggiormente il welfare contrattuale e le varie indennità legate alle effettive prestazioni”. Con queste rivendicazioni, concludono, “la giornata di oggi è la tappa di un percorso, il nostro impegno proseguirà, intensificandosi, già a partire dalle prossime ore. Abbiamo un solo obiettivo: il rispetto per i lavoratori del diritto al rinnovo del contratto”.

 

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Comunicato: Sciopero Servizi Ambientali per contratto, lunedì presidi in 100 piazze

Interessati oltre 100 mila addetti, avanti fino a esito positivo vertenza.

Download Volantino

Lunedì 8 novembre è sciopero dei Servizi Ambientali. A incrociare le braccia oltre 100 mila addetti del settore, equamente divisi tra pubblico e privato, per rivendicare il rinnovo di un contratto scaduto da oltre due anni. Un’astensione dal lavoro che riguarderà tutti i turni di lavoro, con inizio nella stessa giornata, con circa 100 presidi unitari in tutti i territori. Una protesta promossa da Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Fiadel, che puntano il dito contro le associazioni datoriali, Utilitalia per la parte pubblica, Confindustria Cisambiente e Fise/Assoambiente per quella privata, insieme alle tre centrali cooperative, Agci, Confcooperative e Legacoop, “responsabili della rottura delle trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di settore: dopo aver perso tempo lasciando che ben 27 mesi trascorressero dalla scadenza del contratto, hanno poi posto condizioni inaccettabili di fatto mettendoci nelle condizioni di non poter proseguire”.

I sindacati, rigettando le richieste datoriali, rivendicano: “Contratto nazionale unico e di filiera attraverso l’allargamento del campo di applicazione verso gli impianti di riciclo; rafforzamento delle relazioni industriali attraverso un sistema maggiormente partecipativo dei lavoratori; evoluzione delle condizioni di lavoro per tutelare la salute degli operatori; sviluppo delle norme sul mercato di lavoro e dei processi di formazione continua; miglioramento in maniera armonica della classificazione del personale; perfezionamento degli articoli contrattuali relativi ai lavoratori degli impianti; esigibilità contrattuale della clausola sociale; accordo economico che non tenga conto solo delle percentuali inflattive e che sviluppi maggiormente il welfare contrattuale e le varie indennità”.

Per Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Fiadel, “riconoscere il diritto al rinnovo del contratto a questi lavoratori, soprattutto dopo il servizio svolto nel corso della pandemia, è doveroso. Ed è ancora più urgente perché riguarda gli addetti di un settore strategico, che sarà valorizzato dagli investimenti europei legati al Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Inoltre, ribadiamo che nei servizi ambientali deve essere applicato solo ed esclusivamente il Ccnl previsto, includendo quindi appalti, subappalti e tutta la filiera. È per queste ragioni, per riconoscere quanto spetta alle lavoratrici e ai lavoratori, che con lo sciopero dell’8 novembre si segnerà il passaggio di una vertenza che andrà avanti finché non raggiungeremo un esito positivo”, concludono Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Fiadel.

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Comunicato: Sciopero Servizi Ambientali 8 novembre, tutte le iniziative nei territori

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.Ecco un elenco in aggiornamento di iniziative

in programma in tutti i territori in occasione

dello sciopero dell’8 novembre dei Servizi Ambientali.

5 Novembre 2021

Download Volantino 100 PRESIDI

 

ABRUZZO

PESCARA – Presidio in piazza Italia dalle ore 10 alle ore 12

BASILICATA

POTENZA – Presidio in piazza Prefettura dalle ore 9
MATERA – Presidio davanti alla Prefettura

CALABRIA

REGGIO CALABRIA – Sit-in davanti alla Prefettura in piazza Italia dalle ore 10 alle ore 12
COSENZA – Sit-in davanti alla Prefettura dalle ore 10 alle ore 12
GIOIA TAURO – Sit-in davanti alla Prefettura dalle ore 10 alle ore 12

CAMPANIA

NAPOLI – Presidio davanti alla Prefettura in piazza del Plebiscito dalle ore 10:30
SALERNO – Presidio in piazza Amendola dalle ore 9:30
BENEVENTO – Presidio presso la Prefettura in Corso Garibaldi dalle ore 11:30

EMILIA ROMAGNA

BOLOGNA – Presidio davanti alla sede Hera via del Frullo 5 a Granarolo dalle ore 7 alle ore 13
PARMA
– Presidio davanti alla sede IREN di Strada Baganzola dalle ore 7 alle ore 13

PIACENZA – Presidio alla sede Iren strada Borgoforte 22 dalle ore 10 alle ore 13
REGGIO EMILIA – Presidio davanti al comune in piazza Prampolini dalle ore 10 alle ore 12
MODENA – Presidio alla sede Hera in via Tirassegno 51 dalle ore 4:15 alle ore 12
CARPI – Presidio alla sede Aimag in via Watt 2 dalle ore 5 alle ore 12
FERRARA – Presidio alla sede Herambiente in via Finati 41/43 dalle ore 10 alle ore 13
RAVENNA – Presidio presso la Prefettura in piazza del Popolo dalle ore 9 alle ore 12
RIMINI – Presidio alla sede Hera in via Consolare 80 dalle ore 7 alle ore 13

LAZIO

ROMA – Presidio davanti alla sede della Prefettura in piazza Santi Apostoli dalle ore 10
VITERBO – Presidio in piazza del Comune dalle ore 10

LIGURIA

GENOVA – Presidio a Palazzo Tursi in via Garibaldi 9 dalle ore 9:30
LA SPEZIA – Presidio sotto la prefettura dalle ore 10 alle ore 12
SAVONA – Presidio davanti alla sede della Prefettura dalle ore 10 alle ore 12

LOMBARDIA

BERGAMO – 9:00/12:00 Prefettura – Via T. Tasso, 8
BRESCIA – 9:00/12:00 Prefettura – Piazza Paolo VI, 29
COMO – 9:00/12:00 Prefettura – Via A. Volta, 50
CREMONA – 5:00/13:00 Linea Gestioni – Via Postumia, 102
CREMA – 5:00/13:00 Linea Gestioni – Via Volta, 3
LECCO – 10:30/12:00 Prefettura – Corso Promessi Sposi, 36
LODI – 9:00/12:00 Prefettura – Corso Umberto I, 40
MANTOVA – 9:00/12:00 – Piazza Martiri di Belfiore
MILANO e TICINO OLONA – 9:00/12:00 Assolombarda – Via Pantano, 9
MONZA – 9:00/12:00 Municipio – Piazza Trento e Trieste
PAVIA – 9:00/12:00 Prefettura – Piazza Guicciardi, 1
VARESE – 9:00/12:00 Prefettura – Piazza Libertà, 1

MARCHE

ANCONA – Presdio davanti alla Prefettura in piazza del Plebiscito dalle ore 10:30 alle ore 12:30
SAN BENEDETTO DEL TRONTO (AP) – Presidio davanti al Comune dalle ore 10:30 alle ore 12:30

MOLISE

CAMPOBASSO – Manifestazione davanti alla Prefettura dalle ore 11:30 alle ore 13:30

PIEMONTE

TORINO – Presidio davanti alla Prefettura in piazza Castello dalle ore 9:30
CUNEO – Presidio in Largo Audifreddi (Piazzetta del Municipio) dalle ore 10:30 alle ore 12:30
ASTI – Presidio davanti alla Prefettura dalle ore 9 alle ore 11

PUGLIA

BARI – Presidio in piazzale della Prefettura dalle ore 10 alle ore 12
TARANTO – Presidio presso la Prefettura dalle ore 10 alle ore 12
LECCE – Presidio presso la Prefettura dalle ore 10 alle ore 12
BRINDISI – Presidio presso la Prefettura dalle ore 10 alle ore 12
BAT – Presidio presso la Prefettura dalle ore 10 alle ore 12
FOGGIA – Presidio presso la Prefettura dalle ore 10 alle ore 12

SARDEGNA

CAGLIARI – Presidio presso la Confindustria in piazzetta Zedda dalle ore 9 alle ore 13

SICILIA

PALERMO – Sit-in davanti alla Prefettura dalle ore 10 alle ore 13
CATANIA – Sit-in davanti alla Prefettura dalle ore 10 alle ore 13
MESSINA – Sit-in davanti alla Prefettura dalle ore 10 alle ore 13
CALTANISSETTA – Sit-in davanti alla Prefettura dalle ore 10:30 alle ore 12:30
SIRACUSA – Sit-in davanti alla Prefettura dalle ore 10 alle ore 13
TRAPANI – Sit-in davanti alla Prefettura dalle ore 10 alle ore 13
CALTAGIRONE – Presidio davanti al Comune dalle ore 10 alle ore 13
AGRIGENTO – Presidi nei comuni

TOSCANA

FIRENZE – Presidio (per l’area vasta Centro) davanti alla sede Alia a Firenze in via Baccio da Montelupo 52 dalle 10 alle 13
SIENA – Presidio (per l’area vasta Sud) davanti alla sede Sei Toscana – Sienambiente in via Simone Martini 57 dalle 10 alle 13
PISA – Presidio (per l’area vasta Costa) davanti alla sede RetiAmbiente in piazza Vittorio Emanuele II 2 alle 10 alle 13

TRENTINO ALTO ADIGE

BOLZANO – Presidio davanti al Commissariato del Governo (Viale Principe Eugenio di Savoia 11 – Bolzano) dalle ore 10.00 alle ore 12.00
TRENTO – Presidio presso la sede della Confindustria in via Degasperi 77 dalle ore 9 alle ore 12

VENETO

VENEZIA – Manifestazione  ore 9.00
TREVISO – Presidio a Cà Sugana (Tv) ore 10/13
VICENZA – Presidio davanti alla sede della Provincia ore 11/13
ROVIGO – Presidio davanti alla Prefettura dalle ore 10 alle ore 12
VERONA – Presidio davanti alla Prefettura dalle ore 10 alle ore 12
PADOVA – Presidio davanti alla Prefettura dalle ore 10 alle ore 12




Comunicato: 8 novembre sciopero servizi ambientali per rinnovo contratto

3 Novembre 2021

Download Volantino

Interessati 100 mila addetti, astensione dal lavoro per intera giornata

Lunedì 8 novembre sarà sciopero generale dei servizi ambientali per l’intera giornata di lavoro: riguarderà tutti i turni di lavoro con inizio nella medesima giornata con presidi unitari in tutti i territori. Interessati oltre 100 mila addetti del settore, equamente divisi tra pubblico e privato, per rivendicare il rinnovo di un contratto scaduto da oltre due anni. A darne notizia sono Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Fiadel, che puntano il dito contro le associazioni datoriali, Utilitalia per la parte pubblica, Confindustria Cisambiente e Fise/Assoambiente per quella privata, insieme alle tre centrali cooperative, Agci, Confcooperative e Legacoop, “responsabili della rottura delle trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di settore: dopo aver perso tempo lasciando che ben 27 mesi trascorressero dalla scadenza del contratto, hanno poi posto condizioni inaccettabili di fatto mettendoci nelle condizioni di non poter proseguire”.

Le richieste datoriali, rigettate dai sindacati, sono così riassumibili: “Flessibilità estrema sull’organizzazione del lavoro attraverso il sistema degli orari; ridimensionamento del sistema delle relazioni industriali per privare i lavoratori della rappresentanza e della partecipazione all’interno dell’azienda; precarizzazione dei rapporti di lavoro soprattutto per lavoratori part/time; eliminazione totale del limite massimo dei lavoratori part/time presenti in azienda; il legare la parte economica esclusivamente agli indici inflattivi e alle dinamiche del corrispettivo economico del committente all’azienda; mancato riconoscimento delle professionalità dei lavoratori addetti agli impianti”.

Contro questa impostazione, Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Fiadel rivendicano invece: “Contratto nazionale unico e di filiera attraverso l’allargamento del campo di applicazione verso gli impianti di riciclo; rafforzamento delle relazioni industriali attraverso un sistema maggiormente partecipativo dei lavoratori; evoluzione delle condizioni di lavoro per tutelare la salute degli operatori; sviluppo delle norme sul mercato di lavoro e dei processi di formazione continua; miglioramento in maniera armonica della classificazione del personale; perfezionamento degli articoli contrattuali relativi ai lavoratori degli impianti; esigibilità contrattuale della clausola sociale; accordo economico che non tenga conto solo delle percentuali inflattive e che sviluppi maggiormente il welfare contrattuale e le varie indennità”.

“Riconoscere il diritto al rinnovo del contratto a questi lavoratori, soprattutto dopo il servizio svolto nel corso della pandemia, è doveroso. Ed è ancora più urgente perché riguarda gli addetti di un settore strategico, che sarà valorizzato dagli investimenti europei legati al Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. È per queste ragioni, per riconoscere quanto spetta alle lavoratrici e ai lavoratori, che con lo sciopero dell’8 novembre si segnerà il passaggio di una vertenza che andrà avanti finché non raggiungeremo un esito positivo”, concludono Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Fiadel.

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Comunicato: 22 ottobre 2021 – Continua percorso verso sciopero 8 novembre – Comunicato UNITARIO – FP CGIL FIT CISL UILTRASPORTI FIADEL

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22 Ottobre 2021

Download Volantino

COMUNICATO UNITARIO FP CGIL FIT CISL UILTRASPORTI FIADEL

Lo sciopero di tutto il settore dell’igiene ambientale in programma lunedì 8 novembre è oramai prossimo e il lavoro d’informazione sulle ragioni e sugli obiettivi della vertenza procede speditamente negli attivi territoriali e nelle assemblee di tutto il Paese.

In questa situazione di conflitto è indispensabile avere il massimo contatto tra i lavoratori più di quanto quotidianamente accade in ogni azienda, seppur in tempo di pandemia. Occorre comprendere con chiarezza le ragioni dello sciopero ma, soprattutto, le pesanti condizioni che le associazioni datoriali hanno posto al tavolo della trattativa cercando di negare ai lavoratori il confronto su tutte le dinamiche aziendali per peggiorare unilateralmente le condizioni contrattuali per tutti.

Il vero obiettivo, dopo un’iniziale benevolenza nel periodo peggiore della pandemia, non è far crescere il settore – come si legge spesso nei loro documenti – ma è, solamente, tagliare il costo del lavoro ed eliminare la rappresentanza sindacale dei lavoratori e delle lavoratrici nella quotidianità aziendale.

Ora sta allo sciopero generale del prossimo 8 novembre rimuovere i macigni pretestuosi che sono stati posti davanti al settore, alle 100.000 famiglie che di questo vivono e ai cittadini che ne avranno un danno.

Nel frattempo, in moltissime assemblee, attraverso specifici ordini del giorno o richieste di allargamento dello sciopero ai lavoratori dell’indotto, s’invocano ulteriori giornate di sciopero da proclamare a partire dal primo giorno utile. Ovviamente ogni decisione sarà presa il prossimo 10 novembre nell’attivo nazionale unitario, considerando che lo sciopero proclamato è solo il punto di partenza.

Dobbiamo difendere il settore da chi vuole precarizzare il lavoro, da chi vuole il settore frantumato in migliaia di appalti con l’applicazione dei CCNL “pirata”, da chi vuole per sé solo la parte ricca del ciclo e lasciare al mercato senza regole la parte povera, ancor più impoverita dal mancato rinnovo del contratto nazionale scaduto da oltre 27 mesi.

Vanno intensificate le assemblee e il confronto tra lavoratori per preparare al meglio lo sciopero e la mobilitazione futura, necessaria per salvaguardare le tutele che qualcuno vuole cancellare. Occorre esporre ai Sindaci e alle forze politiche locali le nostre idee per il settore e, in modo esplicito e concreto, raccontare della determinazione e della rabbia dei lavoratori che, quotidianamente, garantiscono il decoro alle nostre comunità, anche in tempi duri per il Paese, seppur senza aumenti economici da anni e senza garanzie sul proprio futuro.

Il giorno dello sciopero non serve rimanere a casa ma occorre partecipare in massa ai tanti presidi unitari provinciali presso i comuni, le prefetture e le aziende e spiegare ai cittadini che i disagi che a loro arrechiamo sono necessari per il futuro di tante lavoratrici e tanti lavoratori e per quello delle città in cui vivono.

 

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Comunicato: Contratto Servizi Ambientali, SCIOPERO Nazionale Lunedì 8 novembre

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29 Settembre 2021
Download COMUNICATO SEGRETERIE PER STRUTTURE
Download DICHIARAZIONE SCIOPERO

COMUNICATO UNITARIO FP CGIL FIT CISL UILTRASPORTI FIADEL

Nella giornata di martedì 28 settembre si sono interrotte le trattative per il rinnovo dei CCNL del comparto dell’igiene ambientale.

Tale decisione è scaturita dalla profonda insoddisfazione per l’andamento del negoziato, sia nel merito che per i tempi che lo stesso sta avendo.

Negli ultimi mesi abbiamo tenacemente provato a sviluppare – anche nel dettaglio – i temi della piattaforma sindacale e i bisogni dei lavoratori affinché si potesse sottoscrivere un rinnovo contrattuale di prospettiva, più coerente con l’indispensabile sviluppo industriale delle aziende, ma soprattutto come necessario strumento rinnovato nelle regole e nelle tutele per lavoratrici e lavoratori.

Le Associazioni datoriali sia pubbliche che private, nonostante il senso di responsabilità mostrato dai lavoratori del comparto durante tutta la fase pandemica, in questi mesi hanno solo mantenuto degli atteggiamenti spesso ondivaghi e con pregiudiziali varie, che hanno poco a che vedere con il rinnovo del CCNL, se non nella logica di abbattimento del costo del lavoro.

Evidentemente, si ha anche la necessità di perdere tempo e di condurre delle battaglie ideologiche senza considerare i reali bisogni delle imprese e dei lavoratori.
Ovviamente, la breve riunione di martedì 28 settembre – nei termini della procedura di legge – si è chiusa con un nulla di fatto e ha sancito la rottura del tavolo delle trattative con il conseguente recapito, alle Associazione datoriali e alla Commissione di Garanzia, della dichiarazione di sciopero per tutte le imprese pubbliche e private, da svolgersi per tutta la giornata di lunedì 8 novembre 2021.

Lo sciopero nazionale sarà per l’intera giornata e riguarderà tutti i turni di lavoro con inizio nella medesima giornata.

La rottura delle trattative, oltre al grave ritardo di 27 mesi di mancato rinnovo, si è consumata – come più volte ricordato – sulle mancate risposte alle istanze presentate dal Sindacato e su delle proposte datoriali che noi riteniamo inaccettabili:

  • Flessibilità estrema sull’organizzazione del lavoro attraverso il sistema degli orari;
  • Ridimensionamento del sistema delle relazioni industriali per privare i lavoratori della rappresentanza e della partecipazione all’interno dell’azienda;
  • Precarizzare i rapporti di lavoro soprattutto per lavoratori part/time;
  • Eliminare totalmente il limite massimo dei lavoratori part/time presenti in azienda;
  • Parte economica esclusivamente legata agli indici inflattivi e alle dinamiche del corrispettivo economico del committente all’azienda;
  • Mancato riconoscimento delle professionalità dei lavoratori addetti agli impianti.

La conclusione del rinnovo contrattuale non può prescindere da obiettivi come:

  • CCNL unico e di filiera attraverso l’allargamento del campo di applicazione verso gli impianti di riciclo;
  • Rafforzamento delle relazioni industriali attraverso un sistema maggiormente partecipativo dei lavoratori;
  • Evoluzione delle condizioni di lavoro per tutelare la salute degli operatori;
  • Sviluppo delle norme sul mercato di lavoro;
  • Sviluppo dei processi di formazione continua;
  • Miglioramento in maniera armonica della classificazione del personale;
  • Perfezionamento degli articoli contrattuali relativi ai lavoratori degli impianti;
  • Esigibilità contrattuale della clausola sociale;
  • Accordo economico che non tenga conto solo delle percentuali inflattive e che sviluppi maggiormente il welfare contrattuale e le varie indennità.

Il Sindacato non torna più indietro, perchè la sfida alla modernizzazione del settore, anche attraverso le risorse dal PNRR, è solo una: ciclo integrato dei rifiuti e crescita dimensionale delle aziende, qualità ambientale a tariffe contenute per i cittadini, economia industriale e nuove tutele contrattuali per lavoratrici e lavoratori in un rinnovato contratto unico del lavoro.

Non vogliamo e non possiamo davvero pensare che il contratto nazionale possa essere immaginato come strumento di precarizzazione e flessibilità senza regole, capace di concorrere solo con delle brutte pratiche che accadono sempre più spesso in alcune aree del Paese.

Non possiamo permettere che si mettano in discussione le tutele per lavoratrici e lavoratori, il sistema di relazioni industriali e la rappresentanza sindacale, che non si condividano strumenti contrattuali per migliorare le condizioni e i carichi di lavoro, ma che si voglia la precarizzazione e lo sfruttamento di lavoratrici e lavoratori come unico modello per competere.

La mobilitazione sarà lunga e dura certi che il rinnovo contrattuale, come sempre, sarà frutto delle idee e della determinazione di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori.

Il settore dei servizi ambientali sciopera l’8 novembre 2021.