Comunicato: Rinnovo CCNL dei Servizi Ambientali – Rottura delle trattative

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Come purtroppo ampiamente previsto, nella giornata di lunedì 20 settembre, si sono interrotte le trattative per il rinnovo dei CCNL del settore dei Servizi Ambientali.

Le Associazioni datoriali hanno confermato la scarsa volontà e la poca lungimiranza nel concludere il rinnovo del CCNL, necessario per affrontare i cambiamenti che interessano il settore e indispensabile per tutelare al meglio le lavoratrici e i lavoratori.
Avevamo chiesto, come Segreterie Nazionali, risposte chiare e nette dopo quasi 27 mesi dalla scadenza del contratto nazionale ma Utilitalia, Cisambiente/Confindustria, Assoambiente e le Centrali cooperative hanno proiettato la discussione in un tatticismo poco concreto e privo delle necessarie responsabilità.

L’Attivo Nazionale Unitario dei quadri e dei delegati del comparto, riunito in call lo scorso 16 settembre, alla presenza di quasi 300 delegati da ogni parte del Paese, aveva già immaginato di dover attivare un percorso di mobilitazione a supporto del rinnovo del CCNL ma, sicuro del peso dello straordinario sforzo comune messo in campo durante l’emergenza pandemica, aveva sperato che il rinnovo contrattuale potesse essere elemento di forte condivisione tra le aziende e i lavoratori stessi.

In tale prospettiva, aveva dato mandato alle Segreterie Nazionali, in preparazione dell’incontro conclusivo fissato per il 20 settembre, di esplorare senza remore le possibili aperture delle Associazioni datoriali e, in caso di rottura, di aprire la procedura di raffreddamento e conciliazione per lo sciopero, individuando contestualmente tutte le eventuali azioni da intraprendere in caso di atteggiamenti sterili e infruttuosi da parte delle aziende rappresentate al tavolo.

Purtroppo, come detto, la trattativa si è interrotta su elementi che noi riteniamo inaccettabili e, pertanto, inemendabili:
* Stravolgimento dell’organizzazione del lavoro attraverso il sistema degli orari;
* Cancellazione del sistema delle relazioni industriali;
* Precarizzazione dei rapporti di lavoro;
* Parte economica esclusivamente legata agli indici inflattivi, anche di carattere restitutivo, e alle dinamiche del servizio.

La Piattaforma rappresentata dal Sindacato non può prescindere da obiettivi come:
* CCNL unico e di filiera attraverso l’allargamento del campo di applicazione verso gli impianti di riciclo;
* Rafforzamento delle relazioni industriali;
* Evoluzione delle condizioni di lavoro per tutelare la salute degli operatori;
* Sviluppo delle norme sul mercato di lavoro;
* Sviluppo dei processi di formazione continua;
* Miglioramento in maniera armonica della classificazione del personale;
* Perfezionamento degli articoli contrattuali relativi ai lavoratori degli impianti;
* Esigibilità contrattuale della clausola sociale;
* Accordo economico che non tenga conto solo delle percentuali inflattive e sviluppi maggiormente il welfare contrattuale e le indennità.

Non possiamo accettare l’idea che fare impresa avvenga attraverso il taglio dei salari, la precarizzazione del rapporto di lavoro e la flessibilità totale della prestazione lavorativa.
Per il Sindacato il settore deve crescere secondo un modello sostenibile non solo a livello economico ma anche sociale e ambientale, respingendo ogni tentativo di deregolamentazione totale nel nome del libero mercato e della concorrenza sfrenata.

Il comparto dei servizi ambientali corre, suo malgrado, verso lo sciopero generale!

Il tempo è scaduto.




Comunicato: Rinnovo contratto Igiene Ambientale, verso la rottura delle trattative

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14 Settembre 2021

Comunicato unitario Fp Cgil – Fit Cisl – Uiltrasporti – Fiadel

Seppur evidente ancora prima del periodo feriale, le ultime riunioni del mese di settembre per il rinnovo del CCNL igiene ambientale hanno confermato la scarsa volontà di concludere – da parte delle Associazioni datoriali – il rinnovo del CCNL.
Avevamo chiesto, come Segreterie Nazionali, risposte chiare dopo 26 mesi dalla scadenza del contratto nazionale ma le aziende, rappresentate al tavolo da Utilitalia, Cisambiente/Confindustria, Assoambiente e dalle Centrali cooperative, hanno denigrato il grande senso di responsabilità dei lavoratori nel saper aspettare tempi migliori e il gravoso impegno di tutti gli operatori del comparto soprattutto nel periodo della pandemia.

Lo scorso 28 luglio, l’Attivo Nazionale Unitario dei quadri e dei delegati del comparto, dopo un’ampia e attenta discussione, aveva approvato con generosità il prosieguo del confronto anche nel mese di settembre ma, senza risultati concreti, aveva individuato un percorso di mobilitazione a supporto del rinnovo del CCNL.
Pertanto, come Segreterie Nazionali, in preparazione dell’incontro conclusivo fissato per il prossimo 20 settembre, riteniamo fondamentale convocare con urgenza il 16 settembre l’Attivo Nazionale dei quadri e dei delegati per avere un mandato chiaro – da tutti i delegati e delegate del Paese – sulle azioni da intraprendere in caso di mancata chiusura del rinnovo del CCNL negli appuntamenti fissati.

Come Segreterie Nazionali ribadiamo strategico raggiungere obbiettivi come:
– il mantenimento del CCNL unico che diventi anche il CCNL di filiera attraverso l’allargamento del campo di applicazione verso gli impianti di riciclo.
– il rafforzamento del sistema delle relazioni industriali che tenga conto del ruolo delle OO.SS territoriali e delle rappresentanze sindacali unitarie;
– il consolidamento delle norme su salute e sicurezza affinché il settore esca dalla morsa del peggioramento delle condizioni di lavoro;
– il consolidamento delle norme sul mercato di lavoro;
– il rafforzamento della formazione anche attraverso una adeguata rappresentanza sindacale nel confronto sui progetti formativi;
– il miglioramento, in maniera armonica, della classificazione del personale;
– il miglioramento degli articoli contrattuali relativi ai lavoratori degli impianti di trattamento dei rifiuti;
– l’esigibilità contrattuale anche della clausola sociale ai fini del mantenimento occupazionale;
– il riconoscimento di un accordo economico contrattuale che vada oltre la chiusura del rinnovo precedente e che sviluppi maggiormente il welfare contrattuale.

Da parte delle Associazioni datoriali gli obiettivi sono invece:
– lo smantellamento completo del sistema degli orari contrattuali di lavoro, rendendo flessibile al massimo l’orario di lavoro;
– lo smantellamento completo del sistema delle relazioni industriali, determinando di fatto la cancellazione della contrattazione aziendale;
– l’abbattimento delle tutele previste negli articoli del mercato del lavoro, determinando senza regole – ad esempio – la gestione dell’orario part/time individuale e la percentuale massima dei lavoratori part/time in azienda;
– lo smantellamento del costo del lavoro a partire dall’assoluta mancanza di risposte sul piano economico.

È fin troppo chiaro che, seppur di fronte a una crisi del Paese, si intende semplicemente destrutturare il costo del lavoro, provando a fare impresa solo esclusivamente attraverso il taglio dei salari, la precarizzazione del rapporto di lavoro e la flessibilità totale della prestazione lavorativa.

Noi immaginiamo ancora un settore capace di garantire sviluppo e crescita, affinché si possano tutelare al meglio i lavoratori assicurando, contestualmente, ai cittadini il miglioramento della qualità del servizio a tariffe contenute.
Per il Sindacato il settore può crescere con aziende industriali che abbiano capacità di sviluppo e possibilità di fare investimenti significativi, senza perseguire la sciagurata idea di avere un comparto frantumato in migliaia di piccoli appalti senza nessuna regola.

Per il Sindacato occorre rafforzare le tutele, i diritti e la contrattazione tutta. Peraltro, il contratto collettivo nazionale è uno strumento fondamentale di coesione tra impresa e lavoratori; il suo rinnovo dopo 26 mesi diventa davvero improcrastinabile.

Il tempo sta per scadere.

Le Segreterie Nazionali
FP CGIL FIT CISL UILTRASPORTI FIADEL




Comunicato Stampa 30 giugno 2021: GRANDE ADESIONE ALLO SCIOPERO PROCLAMATO DA FIADEL – Il Governo adesso deve Intervenire con urgenza sull’art.177 del Codice degli Appalti

 

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Download: Comunicato Stampa

La protesta contro l’art.177 del Codice degli Appalti, che sortirà i suoi deleteri effetti a partire dal 31-12-2021, sollevata da FIADEL  – primo sindacato autonomo a livello nazionale del Settore Igiene Ambientale – ha raccolto, secondo i primi dati pervenuti dalle Segreterie territoriali, adesioni oscillanti fra il 70% e il 90%.

Grande soddisfazione da parte del Segretario Generale Francesco Garofalo, che ha dichiarato: “Grazie alla nostra capillare organizzazione territoriale siamo riusciti a coinvolgere un grandioso numero di lavoratori e lavoratrici occupati nelle aziende appaltatrici del settore Igiene Ambientale, richiamando l’attenzione sulla gravità di un provvedimento che, nel momento in cui entrerà in vigore, metterà a rischio decine di migliaia di posti di lavoro e pregiudicherà la qualità dei servizi resi alla cittadinanza. Ora il Governo deve farsi un esame di coscienza ed ascoltare le grida di allarme del mondo sindacale, per evitare il collasso del sistema della raccolta, dello smaltimento e del riciclo dei rifiuti, che, sarà la conseguenza più immediata dell’esternalizzazione obbligatoria delle attività per almeno l’80%.”

 

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Comunicato Sciopero 30-giugno-2021 su art. 177 – Codice-Appalti – A rischio migliaia di posti di lavoro

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Comunicazione del Segretario Generale FIADEL per la proclamazione dello Sciopero Generale del settore Igiene Ambientale per il 30 giugno, contro l’applicazione dell’art. 177 del Codice degli Appalti, che mette a rischio migliaia di posti di lavoro, ed avvia la destrutturazione del settore….

Download Proclamazione di Sciopero FIADEL

Download Comunicato del Segretario Generale FIADEL  Francesco GAROFALO

 




Pasquale Bolzonella ci ha lasciati

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Download Comunicato Segretario Generale

Con grande dispiacere annunciamo la grave perdita del nostro Segretario provinciale FIADEL Padova Pasquale Bolzonella, un uomo di grande spessore umano e sindacale, sempre impegnato nella lotta a difesa dei lavoratori e delle lavoratrici del settore Igiene Ambientale, che in lui credevano come uomo e dirigente sindacale giusto e onesto.
 
Tutta la FIADEL e il CSA si stringono attorno alla famiglia, nel ricordo delle grandi battaglie che ha condotto per dare dignità e lustro alla nostra organizzazione e a tutti gli iscritti e dirigenti sindacali che vivranno nel buon ricordo di una persona speciale e indimenticabile.
 
 
Di seguito l’Indirizzo per chi volesse porgere il proprio cordoglio:
Famiglia Bolzonella Pasquale
Via Don Beniamino Guzzo n. 91
35010 Saletto di Vigodarzere (PD)
 
 
Il Segretario Generale FIADEL
Francesco Garofalo



La Repubblica 20-02-2021 – Focus sindacati

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La Segreteria Generale ha dato immediatamente seguito alla richiesta pervenuta dai Territori, nella videoconferenza di giovedì scorso, di implementare il piano di comunicazione, stringendo un accordo con La Repubblica per la produzione di una pagina di presentazione della nostra O.S., che è stata pubblicata sabato 20 febbraio sull’edizione Roma-Italia Centro. In attesa che la stessa sia pubblicata sui loro canali internet, Vi proponiamo la pagina in formato pdf, affinchè possiate darne subito la massima diffusione.

La Repubblica 20-02-2021 – Focus sindacati




Il Report del Segretario Generale di fine anno

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Il Segretario Generale Francesco Garofalo trasmette ai dirigenti e ai lavoratori le proprie riflessioni di carattere politico-sindacale sull’anno che sta per concludersi, riepilogando le iniziative prese da FIADEL e CSA e tracciando i programmi futuri.

Download report

 

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FIADEL / CSA per la Giornata contro la violenza sulle DONNE

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E’ dal 1999 che ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. La scelta del 25 novembre è stata fatta per ricordare il terribile assassinio delle tre sorelle Mirabal avvenuto nella Repubblica Dominicana durante il regime di Trujillo Molina nel 1960.

Oggi è un momento per riflettere su quanto ancora si può fare per evitare il femminicidio, lo stupro, la violenza fisica e morale contro tutte le donne. La violenza di genere è un reato perseguibile per legge, ma il fenomeno, guardando l’Italia, non tende a diminuire, anche se un numero sempre crescente di donne trova il coraggio di denunciare quanto subiscono
dentro e fuori le mura domestiche. Troppe sono le violenze fisiche, psicologiche, economiche che ancora oggi le donne subiscono. Ma è chiaro che l’intervento giudiziario da solo non può bastare.

La matrice di questa violenza è ancor oggi rintracciabile nella disuguaglianza dei rapporti tra uomini e donne. Tant’è vero che molte di esse fanno ancora fatica a vedere riconosciuta la verità delle loro parole e ad essere riconosciute come vittime di delitti odiosi, perché esistono ancora retaggi sottoculturali che rappresentano la violenza contro le donne e, in
specie quella domestica, come un fatto “possibile” e quindi “normale” della relazione, e pertanto un problema da gestire da sole nell’intimità delle mura domestiche.

Conoscere e tenere a mente, non solo il 25 novembre ma tutti i giorni dell’anno, il significato della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne e le sue origini costituisce dunque un monito contro ogni forma di violenza sul genere femminile e un passo in avanti verso l’eliminazione di ogni forma di sopruso e di violenza.

Per eliminare questo fenomeno, occorre mettere in campo azioni a vari livelli, cominciando dalla cultura e dall’informazione, ancora così profondamente permeate di pregiudizi e di stereotipi, e proseguendo con una azione educativa nei confronti delle donne stesse, per aiutarle a essere loro stesse, per prime, custodi della loro dignità e incolumità, a non accettare la violenza e denunciarla tempestivamente.

Per quello che possiamo fare noi, come Organizzazione Sindacale ‐ non potendo purtroppo quest’anno scendere in piazza e dar vita alle tante iniziative che le singole Segreterie sono solite mettere in campo – rimane l’esortazione a tutti i lavoratori di mantenere nei riguardi delle proprie colleghe atteggiamenti votati al massimo rispetto, alla tutela, al sostegno morale e materiale, a fronte di qualsiasi situazione di criticità, di disparità di trattamento, di mobbing, bossing e stalking, o di vera e propria violenza fisica, dovesse presentarsi nei posti di lavoro.

 

Il Segretario Generale

Francesco Garofalo




Solidarietà per i lavoratori e i dirigenti sindacali colpiti da Covid 19

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Lettera inviata in data odierna dal Segretario Generale a tutte le strutture FIADEL e CSA

Carissimi,

sebbene in questi giorni la diffusione del virus Covid-19 stia facendo registrare un rallentamento della curva di espansione, il clima di allarme generale e, in particolare, nei posti di lavoro, rimane altissimo, come purtroppo dimostra l’elevato numero di lavoratori pubblici e privati che continua a contrarre la malattia.

Il mio pensiero e la mia solidarietà sono rivolti a loro, ed ai dirigenti sindacali che, nella loro attività quotidiana a sostegno dei lavoratori e delle lavoratrici, sono stati colpiti dal virus, anche in forma non lieve in alcuni casi, e per questo mi metto a loro completa disposizione per qualsiasi necessità a cui debbono far fronte.

Ma il mio più vivo ringraziamento, naturalmente, si rinnova e si estende a tutti i quadri sindacali, che pur consci dei pericoli a cui vanno incontro per la loro salute, non hanno minimamente attenuato la propria azione, offrendo essi stessi il miglior sostegno possibile ai propri colleghi.

Pertanto, nell’augurarmi che questo bruttissimo periodo si concluda al più presto, sappiate che la Segreteria Generale FIADEL e CSA Vi saranno sempre vicine e che da parte mia personale ci sarà sempre l’impegno di mantenere unita e solidale la nostra Organizzazione.

Cordiali saluti.

Il Segretario Generale

Francesco Garofalo




COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO UTILITALIA, FP-CGIL, FIT-CISL, Uil Trasporti, FIADEL

.Si tratta di piani da 2,3 miliardi di euro su riciclo dei rifiuti e bioeconomia, e da 1,3 miliardi per l’ammodernamento delle flotte aziendali

Sostegno alla circolarità delle risorse, incentivi alla bioeconomia, sostituzione delle flotte aziendali. La presidente di Utilitalia, Michaela Castelli, ha incontrato ieri le organizzazioni di categoria FP-CGIL, FIT-CISL, Uil Trasporti e FIADEL per un confronto sui progetti inerenti il settore ambientale che la Federazione presenterà al Governo e alle istituzioni politiche per ottenere finanziamenti dalle risorse del Recovery fund. Un incontro “positivo e costruttivo”, spiegano i partecipanti, basato su “progetti che possono rilanciare un settore che, nei mesi più difficili dell’emergenza coronavirus, non si è mai fermato grazie all’impegno delle aziende e dei lavoratori. Ora intendiamo ripartire con una strategia che sia il più possibile condivisa tra la Federazione, le imprese e le organizzazioni sindacali, per rendere le aziende di igiene urbana un punto di riferimento per lo sviluppo sostenibile”.

Su un totale di investimenti proposti da Utilitalia pari a 17,4 miliardi di euro, ammonta a 2,3 miliardi di euro il valore dei progetti presentati nell’ambito dell’economia circolare: si va dall’implementazione dei sistemi di raccolta differenziata all’estensione dei sistemi di tariffazione puntuale, fino alla realizzazione di nuovi impianti di riciclo e alla valorizzazione dei fanghi di depurazione. Per quanto riguarda invece la smart mobility, sono stati presentati progetti per 1,3 miliardi per la sostituzione del parco mezzi delle flotte aziendali con veicoli a carburanti alternativi (elettrico, metano, biometano e idrogeno). “La transizione verde e quella digitale – concludono i partecipanti all’incontro – vedranno protagoniste nel prossimo futuro le Utilities, che sono già pronte a sostenere la ripresa; un’accelerazione importante potrà venire dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, se si destineranno risorse a questi progetti e si faciliterà la realizzazione degli investimenti per realizzare le infrastrutture necessarie”.

 

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Comunicato: DAI RIFIUTI Un contributo all’economia circolare – COMUNICATO CONGIUNTO e Memorandum

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COMUNICATO CONGIUNTO download

Memorandum Avviso Comune download

 

COMUNICATO CONGIUNTO
UTILITALIA, FISE Assoambiente, Confindustria Cisambiente, LEGACOOP Produzione e
Servizi, AGCI Servizi, CONFCOOPERATIVE Lavoro e Servizi, FP CGIL, FIT-CISL, UIL
Trasporti, FIADEL

Rifiuti: innovazione, impianti e sistema industriale
siano in una nuova legge per l’economia circolare

Memorandum di associazioni di imprese e sindacati, Governo e Parlamento affrontino il problema

Roma, 7 luglio 2020 – Una nuova legge per i rifiuti che abbia l’obiettivo di accelerare il passaggio all’economia circolare, spingendo da un lato l’innovazione e consolidando il sistema industriale e dall’altro riuscendo a recuperare gli squilibri di gestione in alcune zone del Paese, in particolare colmare il divario tra Nord e Sud. E’ questo il cuore del “Memorandum-Avviso comune” con cui congiuntamente Utilitalia, FISE Assoambiente, Confindustria Cisambiente, Legacoop produzione e servizi, Agci servizi, Confcooperative lavoro e servizi, e le organizzazioni sindacali FP CGIL, FITCISL, UIL Trasporti e FIADEL, invitano Governo e Parlamento ad affrontare insieme le attuali criticità del sistema di raccolta, trattamento e valorizzazione dei rifiuti, anche per restare in linea con i nuovi obiettivi proposti dalle quattro direttive europee sull’economia circolare.

A far emergere la fragilità del sistema – viene spiegato – ha contribuito soprattutto l’emergenza sanitaria da Covid-19, mettendo in evidenza il deficit di stoccaggio nonché quello impiantistico e le conseguenze sulla continuità del servizio. E’ per questo – rilevano associazioni e sindacati – che occorre un importante lavoro sia da parte delle aziende di gestione dei rifiuti e del riciclo sia da parte delle istituzioni nazionali e locali, e dei cittadini; il tutto con il rafforzamento e consolidamento di una regolazione indipendente per sostenere gli investimenti e la gestione virtuosa, oltre che la responsabilizzazione dei produttori.

 

I firmatari sottolineano come l’economia circolare rappresenti soprattutto un’opportunità industriale e di sviluppo sostenibile delle economie dei territori, in grado di creare nuova occupazione. Serve dunque una chiara strategia che possa implementare strumenti economici, e una Cabina di regia istituzionale, all’interno dell’organismo deputato allo sviluppo delle politiche nazionali e comunitarie programmate nel green deal europeo, in coordinamento con le regioni e con il coinvolgimento delle Parti sociali interessate. E’ poi necessario contrastare il fenomeno del dumping contrattuale, con particolare riferimento ai contratti collettivi di lavoro stipulati con organizzazioni sindacali non rappresentative, o comunque afferenti ad altri settori merceologici ed applicati quindi impropriamente, nonostante vi siano già due storici contratti collettivi nazionali di categoria sottoscritti da Utilitalia, Cisambiente e le tre centrali cooperative da un lato, e da FISE Assoambiente dall’altro, in entrambi i casi con le Organizzazioni Sindacali FP CGIL, FIT-CISL, UIL Trasporti e FIADEL, che rappresentano circa il 95% dei lavoratori del comparto.

 

Il fabbisogno di investimenti per il raggiungimento delle direttive europee si stima in 10 miliardi al 2035, soprattutto per impianti di digestione anaerobica per i rifiuti organici, piattaforme per le filiere del riciclo (carta, vetro, plastiche, metalli), recupero dei fanghi, impianti di termovalorizzazione per rifiuti urbani non riciclabili e scarti del riciclo, e per i rifiuti speciali che esportiamo, discariche per rifiuti pericolosi che esportiamo, e discariche per i rifiuti urbani e speciali non riciclabili e non combustibili.

 

Sul piano operativo è fondamentale adeguare il quadro impiantistico, garantire una stabilità normativa (con i decreti end of waste), sviluppare un piano industriale di trasformazione dei rifiuti in energia elettrica e teleriscaldamento tramite un sistema di termovalorizzatori, agevolare l’uso di prodotti riciclati, promuovere norme incentivanti sugli appalti verdi. Occorre inoltre vietare le gare al massimo ribasso e intervenire sullo snellimento burocratico, senza incidere sulla legalità e la trasparenza, e accelerare le procedure autorizzative.

 

Associazioni di aziende e sindacati, per favorire il raggiungimento di questi obiettivi, svilupperanno modelli di impresa a livello territoriale, con il coinvolgimento degli Enti locali, per promuovere politiche di tutela ambientale, promozione di un consumo consapevole, gestione ottimale delle risorse, partecipazione attiva dei cittadini e dei lavoratori. Inoltre, in materia di politiche del lavoro, confermano l’impegno ad operare per armonizzare e definire congiuntamente, in sede di rinnovo dei contratti, i principali istituti, normativi ed economici del settore, oltre a sviluppare azioni formative ed operative a tutela della salute di tutti i soggetti impegnati nella filiera.

FIRMATO




Comunicato: 50 anni dello Statuto dei Lavoratori

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Nota del Segretario Generale sullo Statuto dei Lavoratori, in questo importante anniversario che dovrebbe essere l’occasione per un suo rilancio e rafforzamento, per mantenere intatti diritti e le tutele dei lavoratori stessi in una realtà economica e sociale sempre più in dissesto.

Nota del Segretario Generale download

 




Comunicato: Richiesta Tavolo di confronto per Emergenza COVID 19 nel settore igiene ambientale.

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Egregio Ministro
Dott. Sergio Costa
Ministero dell’Ambiente e della Tutela
del Territorio e del Mare

Egregio Ministro
Dott. Roberto Speranza
Ministero della Salute

Dott. Angelo Borrelli
Capo Dipartimento
Protezione Civile

E, p. c.
Dott. Stefano Bonaccini
Presidente Conferenza delle Regioni e delle
Province autonome

Dott. Antonio De Caro
Presidente ANCI

e ai Presidenti di:

Utilitalia
Dott. Giuseppe Valotti

FISE/Assoambiente
Dott. Chicco Testa

Confindustria/Cisambiente
Dott. Marcello Rosetti

Legacoop/Produzione e servizi
Dott. Carlo Zini

Fondazione RUBES TRIVA
Salute e sicurezza igiene
ambientale
Dott. Francesco Iacotucci

Roma, 30 marzo 2020

Oggetto: Richiesta Tavolo di confronto per Emergenza COVID 19 nel settore igiene ambientale.

Egregi Ministri,
fermo rimanendo che siamo fermamente convinti che tutto il mondo del lavoro è di vitale importanza per il la tenuta del Paese, con la presente evidenziamo che nella lista stilata dal Governo sulle attività necessarie per mantenere la produzione e il sostegno alla popolazione siano centrali i servizi cosiddetti essenziali dei quali fanno parte le aziende e i lavoratori della raccolta e del trattamento dei rifiuti.

In queste settimane abbiamo provato più volte a sensibilizzare le varie istituzioni affinché all’interno dei vari decreti o nelle disposizioni ministeriali ci fosse una parte dedicata alle problematiche di natura economica, sanitaria e produttiva per le imprese e per la tutela dei lavoratori delle aziende di igiene ambientale.

Tali misure sono indispensabili per garantire la tenuta del sistema per lo smaltimento dei rifiuti domestici e per non aggravare la drammatica emergenza sanitaria con altre difficoltà epidemiologiche.

Il comparto, la cui esposizione al rischio biologico è aumentata, anche tramite i materiali che potenzialmente sono da considerarsi infettivi (Rapporto Istituto Superiore Sanità del 14 marzo 2020), ha la necessità di dover garantire la continuità operativa soprattutto attraverso le massime condizioni di salute e sicurezza degli operatori, fondamentali per garantire il mantenimento della salute pubblica.

Riteniamo, dunque, che occorra dare la massima attenzione a questo settore, anche in considerazione che la situazione drammatica che sta vivendo il nostro Paese non ha precedenti e che le misure messe in campo dal Governo per contrastare il propagarsi del COVID 19 devono essere straordinarie sul piano sanitario, economico e sociale in ogni ambito del Paese.

In sintesi, chiediamo che venga istituito nell’immediato un Tavolo di confronto unico con tutti i soggetti in indirizzo con il coinvolgimento delle scriventi organizzazioni sindacali affinché si possano condividere tutte le iniziative possibili, necessarie per la salute dei cittadini, degli operatori del settore e per la tenuta economica/sanitaria del sistema rifiuti.

Distinti saluti

I Segretari Generali

FP CGIL FIT CISL UILTRASPORTI FIADEL




Comunicato: Lettera dispositivi di protezione individuale (DPI)

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Roma, 31 marzo 2020

Egregio Ministro
Dott. Sergio Costa
Ministero dell’Ambiente e della Tutela
del Territorio e del Mare

Dott. Angelo Borrelli
Capo Dipartimento
Protezione Civile

Egregi,
in questo difficile momento per il Paese, il settore della raccolta dei rifiuti domestici sta operando con il massimo dell’impegno per garantire il servizio essenziale, nel rispetto delle disposizioni del Governo e dei ministeri competenti.

Con grande senso di responsabilità, ma non senza timori per la salute dei lavoratori, si sta garantendo la salute dei cittadini per provare a evitare ulteriori rischi epidemiologici.

Purtroppo, però, in ogni giorno di questo interminabile periodo, le difficoltà aumentano anche rispetto alla cronica criticità della scarsa dotazione di dispositivi di protezione individuale (DPI) e per lo sconforto che aumenta tra gli operatori in assenza di misure adeguate alla tutela della loro salute.

Come Organizzazioni Sindacali sollecitiamo con forza ogni giorno le imprese per acquistare le mascherine, le tute mono uso, i sanificanti ma, le logiche del mercato internazionale, le limitazioni sulla logistica, i fermi di lungo periodo per varie ragioni o le indicazioni date alle imprese produttrici di privilegiare alcuni territori rispetto ad altri, fanno sì che il governo dei dispositivi sia lasciato a logiche del tutto estranee a garantire un servizio essenziale come la raccolta dei rifiuti.

Abbiamo recepito il protocollo Confederazioni Sindacali/Governo per la regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus COVID-19 negli ambienti di lavoro del 14 marzo con il protocollo di settore sullo stesso argomento lo scorso 19 marzo (a voi comunicato con una nota congiunta insieme alle associazioni datoriali per chiedere un vostro intervento per agevolare la fornitura dei DPI necessari) ma, ad oggi, non si registrano miglioramenti nella diffusione organica e quotidiana dei DPI.

Il rischio dell’interruzione in alcune aree del Paese della raccolta e del trattamento dei rifiuti appare ormai concreto.

Tale stato ci porta a richiedere la necessità e l’urgenza di pianificare e parificare le esigenze di approvvigionamento di DPI, individuando una possibile gestione efficace e ordinata, così come già opportunamente in atto in altri settori.

Distinti saluti

 

I Segretari Generali

FP CGIL FIT CISL UILTRASPORTI FIADEL




Comunicato: Coronaviurs, firmato protocollo sicurezza settore rifiuti

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Download Nota Comune
Download Protocollo d’Intesa
19 Marzo 2020

“Tutelare le lavoratrici e i lavoratori impiegati nel ciclo dei rifiuti e garantire la continuità di un servizio pubblico essenziale”. È in estrema sintesi quanto prevede il protocollo d’intesa sottoscritto oggi dai sindacati Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel con le parti datoriali Utilitalia, Cisambiente, LegaCoop Produzione e Servizi, A.G.C.I. Servizi, Confcooperative e Fise Assombiente.

Il protocollo, infatti, spiegano i sindacati, “in linea con l’intesa raggiunta tra governo e parti sociali lo scorso 14 marzo, mette in campo misure concrete per prevenire il contagio da Coronaviurs rivolte agli operatori dell’igiene ambientale. L’obiettivo è tutelare la salute dei lavoratori, garantire la continuità del servizio e offrire un contributo fattivo al superamento dell’emergenza sanitaria. Abbiamo voluto così rafforzare nel settore dell’igiene ambientale quanto previsto dal protocollo del 14 marzo scorso, per tenere insieme salute e sicurezze e continuità del servizio”.

Ora, proseguono, “con le parti datoriali, chiediamo ai soggetti interessati, ovvero Governo, Ministeri competenti, Protezione Civile, Regioni e Anci, di garantire il necessario approvvigionamento, costante e continuo su tutto il territorio nazionale, dei dispositivi di protezione individuale e di ogni altro bene necessario al pieno funzionamento della raccolta e degli impianti. Il settore dei rifiuti ha una valenza cruciale e come tale andrebbe inserito nella rosa dei settori strategici ed essenziali”, concludono.

 

 

 

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